Page 25 - il viaggio dello zinco
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L'ESTRAZIONE DEL MINERALE ra molto il minerale che veniva estratto e prodotto nelle "Miniere di Cor- E no", così chiamate in quanto la sede amministrativa e tecnica per la pro- vincia di Bergamo era appunto in contrada Campello di Corno, alla quale facevano capo oltre alle miniere della Valle del Riso (Corno e Oneta) quel- le tra la Val Farina e la Val Vedrà (Oltre il Colle) e del monte Trevasco (Parre). Abbiamo accennato a Campello, che merita una breve descrizione essendo la più recente contrada di Corno, si può dire nata con le miniere. Da una deliberazione del Consiglio Comunale di Corno in data 26 agosto 1904 si evince che in quella località "a ricordo d'uomo" vi abitava una sola famiglia mentre "ora la località di cui si tratta va pren- dendo una notevole importanza, stanteché vi è fissata la sede della ditta Croivn Spelter coi re- lativi Uffici d'Amministrazione e dipendenti operai". Nel 1895 nel "vicus vulgo Campello" risiedeva solo la famiglia del direttore delle mi- niere ing. Ernesto Zay ed un'altra persona, per un totale di 7 abitanti. Nel 1911 le fa- miglie sono 13 e gli abitanti 57. Nel 1922 concessioni e patrimonio della "The English Crown Spelter" vengono acquisite dalla "Vieille Montagne", la cui solidità finanziaria lì "palazzo" dell'epoca trova espressione nella decisione di costruire in Campello la sede degli uf- a Campello appena costruito fici amministrativi (dotati di moderni impianti idraulici) e case per impiegati, ad alcu- (primi anni ne delle quali venne dato pure un nome quali Villa "Giulia" (vi abitava il perito mine- de! XX secolo) rario), Villa "Alben" (era l'abitazione del direttore), Casa "Luisa", Casa "Giulia", Villa "S. Barbara" (casa per impiegati), Villa "Laura" (abitazione dell'ingegnere), trasformando così la contrada in un vero centro di riferimento del- l'attività mineraria bergamasca. Renzo Larco in un articolo dal titolo "Le mi- niere di Zinco della Valle del Riso" pubblicato dalla "Rivista di Bergamo" nel dicembre del 1927 così descrive la contrada: "Campello è fra- zione nuova, modernissima di palazzine per gli uffi- ci di direzione e d'amministrazione, per gli alloggi degli impiegati, per lo spaccio delle merci di maggior consumo ove tutti gli operai possono a prezzi fino inferiori a quelli di calmiere rifornirsi. Un forno a vapore produce quotidianamente il pane; una biblio- techina offre a chi lo chiede i! pane dell'intelligenza e dell'anima; un circolo permette ore di sano svago". Campello è la contrada di Corno dove è avve- nuto il maggior movimento della popolazione causato dalle numerose immigrazioni/emigra- zioni di persone dipendenti delle società mine- rarie. Dal 1934 al 1943 ebbe una popolazione fluttuante di 190/200 persone con una media stabile annuale di 103/110 abitanti. La contrada richiamava tanta gente, non solo minatori, nella festività di Santa Barbara e durante i giochi "alla paesana" che vi si tenevano organizzati dall'E- nel. Oggi vi risiedono dalle 50 alle 60 persone. Prima di ricordare la produzione del mine-