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Sono noti anche i ribassi Zanni, Alfa (56 metri sotto Val Galena Sup.), Torino (105 metri più in basso). Nel 1911 gli impianti esterni erano dati da una funicolare automotrice per portare il minerale ai forni dì calcinazione. La produzione continuò fino al 1921 quando, a causa di un'agitazione generale delle maestranze, la miniera venne chiusa. I lavori ripresero l'anno successivo e proseguirono fino al 1933 quando, a causa delle difficili condizioni dell’ 'industria dello zinco, venne nuovamente chiusa fino al 1935. Nel 1936 vennero iniziate 2 gallerie di ricerca in direzione Nord ed Est con scarsi risultati. Seguirono limitati lavori di ricerca ai cantieri Zan, Torino e Galena. La miniera rimase nuovamente chiusa nel periodo bellico e post bellico (1942-1947). Dal 1948 ripresero i lavori di ricerca e vennero eseguite opere di comunicazione e di tracciamento di nuove gallerie. Nel 1950 venne costruita una teleferica tra la miniera di Monte Trevasco e il cantiere Piazza Rossa. Tra il 1960 e il 1962 si iniziò a coltivare con il metodo a sottolivelli e vennero effettuate ricerche nei livelli Seret, Zan e Benedic. Nel 1963 i lavori di ricerca dettero esito favorevole e venne progettata la realizzazione di un fornellone tra i livelli Noble e Zan che venne ultimato l'anno successivo. Negli anni seguenti furono coltivati i livelli Zan, Seret e Galena; vennero fatti lavori di preparazione nei livelli Seret Est, Galena, Zan e nel pannello tra il livello Zan e il livello Benedic. Nel 1969 fu riattivato il livello Alfa; l'anno seguente rientrò in attività anche il cantiere Sabbioni coltivato fino a tutto il 1971. Nel 1972 venne effettuata attività estrattiva di esaurimento ai livelli Galena e Zan; le restanti parti della miniera erano gia esaurite. I lavori furono definitivamente sospesi nel 1973 e gli operai impiegati nella costruzione della galleria Riso Parina. Miniera Casa Conti La concessione occupava una zona allungata per 3,5 Km in direzione Est-Ovest e larga 1 Km da Nord a Sud. Confinava a Nord-Est e a Est con il paese di Nossa, a Sud era delimitata da una retta congiungente l'affluente del torrente Nossa con la Chiesa esistente a Nord-Ovest di Villassio: il confine scendeva poi fino alla località Riso, seguiva un tratto di torrente per risalire la Valletta dei Crappi a tornare a Nossa con un andamento parallelo al confine meridionale. Scoperta ed avuta in concessione da un certo Milesi nel 1883, rimase inattiva fino al 1889 quando la concessione fu revocata e venduta dal Demanio ad Angelo Beretta che la affittò alla Vieille Montagne ad un tanto per tonnellata. La Società belga acquistò la miniera nel 1898. I lavori si svilupparono a partire dalle estremità orientali ed occidentali della concessione. Milesi cominciò gli scavi nella parte orientale con il cantiere Casa Conti e il ribasso Casa Conti con vari altri pozzetti e gallerie nella Valle dei Crappi. I lavori furono sospesi dal 1896 al 1898 e, dati i risultati poco soddisfacenti, si iniziarono le ricerche nella parte centrale della concessione con il cantiere Val Bonina. Nella parte orientale, sopra la Val Nossana, fu aperta la galleria Pietra Remona (m 740 s.l.m.) e, nel 1908, il ribasso Piazza Rossa. In seguito il lavoro di estrazione continuò con un buon ritmo fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale periodo in cui iniziarono grosse difficoltà che proseguirono fino agli anni 1922 1923. Nel 1925 riprese l'attività estrattiva e di ricerca: vennero riaperti i lavori nelle gallerie di ribasso Pietra Remona, Casa Conti e Piazza Rossa. Nella zona ovest rientrarono in funzione i cantieri di Val Crappi e venne iniziato quello di Val Bona. Furono costruiti tre telefori automotori per una lunghezza totale di 1065 metri. All'interno delle gallerie erano in funzione 1630 metri di binario decauville. La produzione continuò fino alla grande crisi del '29-'30, periodo in cui rimase in funzione solo il ribasso Noble da poco iniziato. Dal 1936 al '37 proseguì l'avanzamento del ribasso Noble. Nel '38, oltre a questo, furono ripresi i lavori nella Valle dei Crappi nei cantieri Donna (quota 640 m), Ceruti (quota 615 m) e Faustino (quota 599 m) con il ritrovamento di piccole quantità di blenda con galena. In seguito i lavori di coltivazione procedettero saltuariamente fino al 1941 e con una certa continuità per il resto degli anni '40. In particolare si ricordano i lavori di prosecuzione del ribasso Noble (1944- 1945). Nel 1946 rimase inattiva; in seguito si svolsero lavori di ricerca e dal 1953 seguì la sorte delle altre miniere di zinco della Val Seriana.