Page 48 - il viaggio dello zinco
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46 cosa per la "Vielle Montagne" la quale "non potè, però, calcinarlo, per mancanza di combustibile, onde rimase, senz'altro, sui piazzali delle miniere, poiché non fu nem- meno possibile trasportarlo agli impianti... che la società possiede alla località "Bonaci- na" presso la stazione di Ponte Selva...". Nell'anno 1922 la "Vieille Monta- gne" acquista le concessioni minerarie e il patrimonio dalla "The English Crown Spelter" e pertanto anche la "Calami-, na" di Ponte Nossa, le laverie ed i forni di calcinazione di Oneta. Nel 1923 rile- viamo dalla relazione mineraria: "furo- no attivi tre forni a tino per la calcinazione del grosso: due ad Oneta, ed uno a Ponte Nossa; due forni Cermak-Spirek per la cal- cinazione del minuto, nonché un nuovo for- La stazione ferroviaria no rotativo tipo Oxland impiantato a Ponte Nossa per la calcinazione del minuto: detto forno di Ponte Selva rotativo è capace d'una produzione giornaliera di tonn. 18". all'inizio del '900 Nel 1927 si inizia sul monte Trevasco la costruzione di "un trasporto meccanico auto- motore, che riuscirà lungo m. 1500 ed avrà due stazioni intermedie, per inviare la calamina sulla strada per Ponte Nossa". Può significare la chiusura dei forni di Ponte Selva. Col passare degli anni vengono ampliati gli impianti dei forni di calcinazione presso la la- veria di Oneta abolendo quelli alla "Calamina" di Ponte Nossa. I forni ad Oneta ri- mangono attivi fino a quando viene dismessa la laveria, nell'anno 1952. CONCESSIONI "MONTE ARERÀ" E "MONTE ZAMBLA" La calcinazione nelle miniere di Oltre il Colle avveniva, per la concessione "M. Are- rà" con un forno a tino per il grosso, posto nella stessa miniera, ed un forno rotativo Oxland per il minuto presso la laveria e così pure per la concessione "M. Zambia": il grosso con un forno a tino, posto nella miniera, mentre il minuto presso la laveria do- ve il minerale vi giungeva attraverso una teleferica automotrice.
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