Page 46 - il viaggio dello zinco
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44 forno suddetto indusse la società Crown Spel- ter ad installarne un secondo, sostituendo quelli a riverbero che alla fine dell'unno erano in demolizione". Nel 1906 viene impianta- to un terzo forno Cermak-Spirek. La "cal- cinazione e torrefazione" prosegue sempre in questi forni "per tutti i prodotti delle det- te miniere di Costa ]e\s, che oltre a tre forni a tino, sono provvisti di tre forni Cermak-Spi- rek", e questo fino al 1921. Ai "forni" di Oneta viene pure calci- nato il minerale proveniente dalla con- cessione "Riso". Una volta installati i for- ni nei pressi della laveria di Oneta, la Forni dì calcinazione "Calamina" di Ponte Nossa continuò a funzionare prevalentemente per il minerale ad Oneta proveniente dalla miniera di Bellore. (primi anni del XX secolo) FORNO DI CALCINAZIONE PRESSO LA LAVERIA 01 RlSO Un forno di calcinazione esisteva anche presso la laveria di Riso, realizzato proba- bilmente alla metà degli anni '20 del secolo scorso. A seguito delle lamentele presentate al Comune di Corno nell'ottobre 1926 dagli abitanti della contrada Riso per le esalazioni di fumo provenienti "dalla nuova fornace per la cottura dei minerali di zinco costruita dalia spett.le Ditta Vieille Montagne" che lede la loro salute "data l'atmosfera asfissiante nella quale vengono a trovarsi tutto il giorno", il po- destà dell'epoca nel gennaio 1927 provvede a segnalare la situazione alla Prefettura di Bergamo. Questa, con celerità, il 9 febbraio successivo fa eseguire un sopralluogo al- l'ingegnere del Genio civile ed al medico provinciale i quali constatano che "le lagnan- ze degli abitanti sono tutt'altro che infondate" e che il camino "che serve a tiraggio forzato del forno di calcinazione dei minerali... per difetti di funzionamento non ottiene la completa com- bustione di carbone e per il forte tiraggio asporta il polverino e lo versa nell'atmosfera". A se- guito di questo accertamento il 6 marzo 1927 il podestà ordina alla società Vieille Montagne di "ovviare all'inconveniente del fumo fuoriuscente dal camino denominato lave- ria, sito infrazione Riso, e ciò entro la fine di aprile 1927". L'8 maggio seguente il prefetto di Bergamo in persona verifica se il problema sia stato risolto. Nel 1938 il forno è ancora funzionante in quanto il 5 marzo di quell'anno gli abitanti della contrada Riso tornano a lamentarsi presso il Comune per motivi analoghi, facendo presente che "I1 inconveniente è già stato troppo tollerato " e che "le diffi- de verbali alla ditta" non hanno portato alla soluzione del proble- ma, pertanto invitano il podestà "affinchè voglia, in base alle disposi- zioni a suo tempo emanate da S.E. il Prefetto, invitare la ditta ad elimina- re l'inconveniente. .. chiedendo il so- praluogo al medico provinciale ed al toc e:.-... -..,_- • -. __ Genio civile". Non è dato sapere sino a quando questo forno abbia poi continuato a funzionare. Forno presso la laveria ài Riso (mini '20)
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