Page 47 - il viaggio dello zinco
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IL VIAGGIO DELLO ZINCO 45 CONCESSIONE "CASA CONTI" ^ 'vV Y La società "Vieille Montagne" nel 1898 acquista questa concessio- ne e per la calcinazione usa gli im- pianti esistenti in località Fondo Ripa, posti lungo la carrozzabile che porta alla contrada Erdeno, a sinistra della curva a gomito prima della santella "Regolini" {non ri- sulta se preesistenti o costruiti dal- la società stessa). Questo probabil- mente fino al primo decennio del secolo scorso. CONCESSIONE "MONTE TREVASCO" Ruderi forni di calcinazione In questa ricerca ho avuto la fortuna di avere notizie dirette. Mia madre, Alma Gue- a Fondo Ripa di Gonio (1982) rinoni, discendente da una famiglia Guerinoni di Corno con proprietà in Corno, Clu- sone, Premolo, Parre e Ponte Selva, aveva conservato la maggior parte degli atti di fa- miglia di compravendite e di affittanze, dalla fine del '700 ai primi anni del '900. In uno di questi, cercando altro, ho trovato notizie sui forni di calamina a Ponte Selva. Qui, non si sa per quale uso, esisteva una fornace già nel 1856; infatti la proprietaria era appunto una Giovannina Guerinoni di Corno, che la affittava ai fratelli Visini fu Giov. Maria di Parre. L'affittanza è rinnovata agli stessi fino al 1866. Con atto datato 9 dicembre 1876 sempre la Guerinoni affitta a Pietro Visini fu Giov. Maria e a suo figlio Giovanni, di Parre, oltre ad altre proprietà, anche "stabile campivo, prativo e boschivo con piante fruttifere e gelsi e fabbricato calamico denominato fornace, a mattina valle, a mezzodì strada Regia, e fiume Serio, a sera Ponte della Selva...". Tra il 1874 e il 1876 la società Modigliani associata alla "Goodal Gibson" inizia i la- vori sul monte Trevasco ed è probabile che la stessa adotti la "fornace" preesistente per la calcinazione; viene quindi realizzata una teleferica automotrice che dai cantieri del monte Trevasco manda il minerale ai forni stessi. Negli anni 1885/1886 la conces- sione viene acquistata dalla "Vieille Montagne" che continua ad usare questo impian- to di calcinazione. Sicuramente alla fine degli anni '10 del secolo scorso anche il minerale proveniente dalla concessione "Casa Conti" viene calcinato in questo impianto; infatti in una rela- zione del 1911 si legge: "La calcinazione della calamina ricavata continuò a farsi, pel prodot- to in roccia, in un forno comune a tino e, pel minuto in un forno tipo Cermak-Spirek dell'im- pianto, entrambi di Ponte Selva". Nel 1913 è ben indicata anche la località dove è ubica- to l'impianto, si legge infatti: "La calcinazione della calamina, tanto della miniera "Casa Conti" quanto della limitrofa "Monte Trevasco" continuò a farsi nei due forni ordinari a tino, pel minerale in roccia, e nel forno Cermak-Spirek per materiale terroso, che trovansi alla loca- lità "Bonacina", presso la stazione di Ponte Selva, sulla linea Bergamo-Clusone". E questo avviene fino agli anni 1920/1921. Capitava alcune volte che per mancanza di combustibile non potesse essere effet- tuata la calcinazione da entrambe le società. Lo si rileva nella relazione del 1918 per la "The English Crown Spelter" dove si legge: "J 4 forni ordinari, a tino, per i materiali in roccia ed i tre forni Cermak-Spirek pel minuto, rimasero, invece, inattivi per mancanza del combustibile, cosicché non si eseguì nell'anno né calcinazione di calamuia, né torrefazione di blenda. Tutti i minerali prodotti vennero spediti in Inghilterra". Nel 1919 accade la stessa