Page 61 - il viaggio dello zinco
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E CENTRALI IDROELETTRICHE n quanto parte del patrimonio delle società minerarie, meritano un cenno pure le centrali elettriche, realizzate per soddisfare le esigenze dell'attività mineraria. La più antica venne costruita in località "Cavrera", nelle vicinanze del ponte posto lungo il sentiero che dal fondovalle porta a Chignolo d'Oneta, a seguito del decreto di concessione di derivazione d'acqua dal torrente Riso in data 3 giugno 1893. Se ne possono notare i ruderi ancora ai giorni nostri. Questa centrale negli anni 1924/1925 viene sostituita da un'altra, costruita in galleria, che sarà chiamata "Centrale Cavrera". CENTRALE "VAL ROGNO" A seguito del decreto del 2 febbraio 1901 del Ministero dell' agricoltura, industria e commercio la "The EngHsh Crown Spelter" è autorizzata ad iniziare i lavori della gal- lerìa "Riso" nei comuni di Corno ed Oneta per l'estrazione del minerale di zinco. La centrale 'Val Rogna" Per eseguire i lavori con metodologie e tecniche moderne si rende necessaria l'ener- (anni "LO) gia elettrica; a tale scopo la società stessa nei primi anni del secolo scorso costruisce una centrale idroelettrica in località "Val Rogno" in comune di Corno. Da allora la località verrà chiama- ta pure "Centrale", denominazione tuttora in uso. Nel 1911 viene completato un nuovo impianto idroelettrico destinato a produrre 150 Hp circa: ener- gia destinata allo sviluppo della galleria "Riso" ed in parte anche a quello della concessione di "Costa Jels". La derivazione dell'acqua per la centrale avviene in contrada Riso sulla sponda sinistra dell'omonimo torrente, alla confluenza con il torrente Musso, ove viene costruita una diga lunga circa 70 metri, alta 6 e larga 8. Dalla diga attraverso tubazioni l'acqua raggiunge l'abitato di Fondo Ripa e da qui gradata- mente, a mezza costa passando sopra il santuario del S.S. Crocifisso, con un canale di carico lungo 1.356 metri (formato da tubi in cemento del diame- tro interno di 70 centimetri), raggiunge la valle "Ro- gno"; da qui con una condotta forzata lunga 105 me- tri l'acqua arriva alla turbina della centrale con un salto di ben 48,50 metri. L'energia elettrica dalla centrale è trasferita al- l'imbocco della galleria "Riso" mediante una linea aerea a tre fili di circa 3 Km. e prosegue all'interno con un cavo sospeso alla volta della galleria stessa. La centrale di Valle Rogno rimarrà in funzione sino a quando entrerà in esercizio nel dicembre del 1932 la nuova centrale denominata "Costone", posta in comune di Casnigo. I tubi di cemento adducenti l'acqua necessaria al