Page 57 - il viaggio dello zinco
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LA CASA DEL SORVEGLIANTE S olitamente la casa del sorvegliante era adibita ad abitazione del "caperai", vale a dire il sovrintendente al lavoro dei minatori. Molte di queste erano state costruite sui monti Arerà, Grem e Trevasco. Mi limiterò a ricordare quella in località "Spini", ora "Baita Alpe Grem", della quale nel 2007 ri- corrono due anniversarii il 70° dalla sua costruzione e il 40° di gestione come rifugio da parte del gruppo Camós di Corno. Il fabbricato, edificato su due piani, denominato "casa del sorvegliante" venne co- struito dalla società mineraria "Vieille Montagne" nel 1937 nella località "Spini" in co- mune di Oneta, ma su proprietà del comune di Corno, senza richiederne allo stesso la preventiva e necessaria autorizzazione. Nelle vicinanze sorgeva anche la stazione di una teleferica ove giungeva e riparti- va il minerale estratto dalle miniere dei cantieri del monte Grem. Fino agli anni '60 del secolo scorso l'edificio venne utilizzato per l'attività minera- ria e come abitazione del "caporal"; pertanto quando vennero chiusi i cantieri sul monte Grem vi era la ragionevole certezza che questo fosse entrato a far parte del pa- trimonio del comune di Gorno, essendo stato edificato su terreno di sua proprietà, co- me tra l'altro attestato da un' inventario redatto dall'A.M.M.I. nel 1957. Inoltre nel 1971 tra il comune di Gorno e l'A.M.M.I. venne sottoscritto un atto di transazione me- diante il quale i terreni occupati a suo tempo per le attività minerarie, compreso quel- lo al cantiere "Spini", venivano riconsegnati al comune quale legittimo proprietario, a ulteriore riprova che "l'abitazione del sorvegliante" fosse di legittima proprietà del co- mune di Gorno. Così non fu per la Sezione staccata della Direzione compartimentale della Lombar- dia del Ministero delle Finanze che nel 1997 ebbe a rivendicare la proprietà dello sta- sorvegliante agli "Spini" (sì nota la stazione della teleferica, 1953)
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