Page 10 - il sentiero alto serio
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Unente emerso presero corpo bacini più profondi, sul cui fondo si sedimentavano fanghi argillosi e sabbiosi (strati delle formazioni di "Wengen", "Prezzo" e "Buchen- stein"). Un momentaneo ritorno ad ambiente di laguna verso i 230 milioni di anni fa deter- minò la sedimentazione degli strati delle formazioni di "Breno", di "Gorno" e di "S.Giovanni Bianco", ricchi di conchiglie e gesso. Poi un'ulteriore più deciso ap- profondimento del mare permise su vasta scala il formarsi di ambiente di scogliera: si sedimentarono i banchi che oggi costituiscono la potente formazione della "Dolo- mia Principale" e si chiusero i bacini lagunari nei quali si formarono gli strati calcarei neri ed argillosi del "Calcare di Zorzino" e delle "Argilliti di Riva di Solto". Nell'area toccata dal Sentiero dell'Alto Serio quelle della "Dolomia Principale" e del "Calcare di Zorzino" sono le rocce più giovani, mentre le più antiche sono quelle me- tamorfiche del "Basamento Cristallino Sudalpino", testimonianze dell'originario terri- torio montuoso. Tutte queste masse rocciose sono in parte ricoperte da terreni sciolti molto più recenti: le morene dei ghiacciai quaternari. le ghiaie e le sabbie dei fiumi, i detriti di falda (ghiaioni). OROBIE: ALPI "AFRICANE" Durante tutto il periodo Giurassico (tra 200 e 150 milioni di anni fa) l'antico mare della Tetide, vasto e profondo, rimase ad occupare il nostro territorio, finché il conti- nente africano da un lato e quello europeo dall'altro iniziarono a riavvicinarsi, fino a scontrarsi. La collisione tra le due masse continentali iniziò tra 130 e 70 milioni di anni fa e diede origine alla formazione delle Alpi. Gli strati di fanghi ormai consolidati depositatisi sul fondo del mare si sollevarono, si piegarono come fogli di carta sotto quella enorme, lenta ma implacabile forza; alcuni si spezzarono in grosse porzioni che, a partire dall'asse centrale della catena mon- tuosa che si stava formando (Svizzera), scivolarono per chilometri verso Sud, incli- nandosi, spesso sovrapponendosi le une sulle altre (sovrascorrimenti) [3] [20]. Da quelle masse rocciose, che così sfuggirono alle profonde trasformazioni metamor- fiche e conservarono invece intatte le testimonianze della vita di quelle ere lontane, si formarono le "Alpi Meridionali", separate dalle Alpi da una grandissima faglia, la "Li- nea Insubrica" che oggi è materializzata dal solco valtellinese e che si può dire rap- presenti (solo geologicamente!) il confine tra il continente europeo e quello africano. Il territorio percorso dal Sentiero dell'Alto Serio appartiene dunque alla grande unità strutturale alpina delle "Alpi Meridionali" e, in termine più geografico e consueto, alle Prealpi Lombarde, o meglio alle Orobie. L'ABITO FA IL MONACO. Gli effetti di quegli incredibili cataclismi sono ben visibili sulle nostre montagne; in molti casi ne determinano decisamente l'aspetto ed altri caratteri geologici (morfolo- gia strutturale). Ad essi però si sono sovrapposte, durante l'ultimo milione di anni di vita della Terra, le azioni dei ghiacciai (morfologia glaciale), dei fiumi (morfologia flu- viale) e di tutte le altre forme di evoluzione del rilievo (carsismo, frane, attività antro- piche), lasciando impronte spesso assai evidenti. Ogni forma ha un suo significato ed è dunque guardando con attenzione le forme del paesaggio geologico che possiamo 8
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