Page 28 - N.155 LUGLIO 2015
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L’ITALIA s’E’ DEsTA MOsTRA sTORICO DOCuMENTARIA suLLLA GRANDE GuERRA Domenica 24 maggio è stata inau- quali la Mobilitazione Civile (grup- colo angolo dedicato alle battaglie gurata presso la Biblioteca comu- pi di assistenza che si impegnarono che interessarono il resto d’Europa nale di Gorno la mostra “L’Italia a procurare aiuto ai soldati al fron- e che vogliono essere ricordate con s’è desta” per ricordare il Cente- te), il prestito nazionale per le spe- un simbolo che molti Paesi europei nario dell’entrata dell’Italia nella se di guerra, gli imboscati, l’amore hanno adottato per ricordare quegli Prima guerra mondiale. La mostra, per la patria; da integrare infne le inutili spargimenti di sangue della come spiegato dall’Assessore alla copertine dei settimanali “La Do- Prima guerra mondiale: il papavero cultura Alex Borlini che ha presen- menica del Corriere” e “Pro Fa- rosso. tato l’iniziativa, è stata resa pos- milia” che con rappresentazioni e Particolarmente apprezzata l’arte sibile grazie al coinvolgimento di immagini eroiche dei nostri soldati di trincea: oggetti decorativi rea- Amerigo Baccanelli, Luigi Borlini giocarono un ruolo fondamentale lizzati dai soldati al fronte nel loro e il fglio Giulio e il gruppo Alpini tenendo alto il morale del popolo tempo libero (o dai civili “recupe- di Gorno. che spesso tese a decadere. ranti” alla fne della guerra) con La mostra è divisa in tre parti: la Nella parte oggettistica sono espo- materiali di recupero quali bossoli prima, all’esterno della biblioteca, sti elmetti, borracce, gavette, ram- di cannone (dai quali venivano è costituita da una baracca realiz- poni, scarponi, giberne, vanghette, realizzati vasetti con decorazioni zata dal gruppo Alpini sulla base picozze, ferri dei muli, azzoppa- foreali o con particolari fgure) e delle tipiche baracche presenti muli, pedali che con una dinamo corone di forzamento in rame dei sull’Adamello durante la Grande erano utilizzati per produrre ener- proiettili di cannone (dalle quali si guerra in cui i soldati si riparavano gia elettrica per l’utilizzo del tele- ricavavano tagliacarte o braccialet- dalle intemperie a 3000 metri di al- fono, proiettili e schegge di proiet- ti) e altro ancora. titudine sulle creste innevate in cui tili ed altro ancora. Uno spazio è dedicato poi al ser- erano costretti a combattere. Inoltre di particolare interesse gente maggiore Vittore Baccanelli All’interno l’esposizione si artico- una macchina da cucire utilizzata (classe 1880), che da giugno 1915 la in una parte iconografca ed in all’epoca in un laboratorio di Mon- a novembre 1918 scrisse quasi una oggettistica. za per il confezionamento delle di- giornalmente su piccole agendine La prima è composta da undici vise dei militari, un modello in sca- tascabili il proprio “Diario di guer- pannelli espositivi grazie ai quali la di un aereo che partecipò al volo ra”, riportando fatti di vita quo- si può avere un’idea della guerra su Vienna il 9 agosto 1918 e un pic- tidiana delle zone belliche in cui attraverso le cartoline dell’epoca che i soldati dal fronte inviavano ai loro famigliari o viceversa: le car- toline ebbero la duplice importanza di mantenere i rapporti tra il solda- to e la famiglia e di propagandare a favore della guerra attraverso le immagini poiché una buona parte della popolazione era analfabeta. L’immagine era all’epoca un aspet- to innovativo nella comunicazione sia perché esaltava il soldato e la patria sia perché permetteva di de- nigrare il nemico. I pannelli espongono poi alcuni aspetti della Prima guerra mondiale 28