Page 5 - le miniere di zinco della lombardia rmi3-92-4-92
P. 5
Nel 1973 anche il Gruppo Miniere Val Seriana iniziò la fase di ristrutturazione e la maestranza, sospesa l'attività estrattiva nella sezione M. Trevasco, fu impiegata nella sistemazione e nel riarmamento della grande galleria Riso-Parina che doveva in seguito consentire il collegamento con la sezione Val Vedra della min. VaI Brembana. Lo stesso anno l'A.M.M.I. S.p.A., insieme ad altre società fu trasferita all’ l'E.G.A.M. (Ente Autonomo di Gestione per le Aziende Minerarie Metallurgiche). Nel 1975, nel Gruppo Miniere Val Seriana fu completata la revisione degli impianti di laverie e migliorate le vie di comunicazione: nell'altro Gruppo fu ultimato il programma di ricerche quinquennale. Nel 1977 l'E.G.A.M. fu soppressa e si provvide al trasferimento delle Società del Gruppo all'IRI e all'ENI (decreto legge 7 aprile 1977, n. 103) e l'A.M.M.I. finì a quest'ultima. Le coltivazioni ripresero per qualche anno finchè nel 1981 fu nuovamente sospesa l'attività nel Gruppo di Val Seriana per fare ricerche e trovare una nuova sistemazione agli sterili di flottazione. Nel 1981, nell'ambito del Gruppo ENI fu costituita una nuova Società Capo Settore denominata S.A.M.I.M., che doveva avere per oggetto l'esercizio in Italia e all'estero di attività minerarie e metallurgiche; a questa Società fecero capo le aziende ex E.G.A.M. del settore (A.M.M.I. compresa). Il 19 febbraio 1981 le miniere dei Gruppi di Val Seriana e Val Brembana ricevettero la nuova intestazione. Nello stesso anno la S.A.M.I.M. S.p.A. richiese l'autorizzazione per la sospensione dei lavori in Val Brembana; la Fluormine S.p.A., che gestiva la miniera di Dossena Gialla (la cui area di concessione era racchiusa nel perimetro della Concessione Mineraria Il Paglio Pignolino presentò dichiarazione di rinuncia. Nel 1982 il Gruppo Miniere Val Brembana lavorò solo per la chiusura degli imbocchi e per la normale manutenzione; lo stesso fece l'altro Gruppo per il quale la S.A.M.I.M. S.p.A. aveva presentato, il 12 gennaio di quell'anno, domanda di rinuncia alla concessione. Nel 1983, la miniera di fluorite Laghetto di Polzone, che coltivava anche le mineralizzazioni zincifere presenti nel giacimento, presentò istanza di rinuncia Inquadramento geologico Le mineralizzazioni a piombo e zinco che illustreremo sono collocate nei terreni sedimentari delle Prealpi Lombarde, nelle provincie di Bergamo e Brescia. L'area che presenta il maggior interesse geologico e la più alta concentrazione di lavori minerari è il Distretto di Gorno Il situato a Nord di Bergamo. Il limite settentrionale del distretto è contrassegnato dai monti Ortighera, Arera, Menna e Secco; il limite meridionale è dato dai monti Alben, Cavlera e dal Pizzo Formico. I limiti occidentale e orientale sono formati, rispettivamente, dal fiume Brembo e dal fiume Serio. In questo settore affiorano formazioni sedimentarie di età Permiana e Triassica (vedi schemi stratigrafico e geologico). Il Permiano è rappresentato dal caratteristico conglomerato quarzoso, con intercalazioni di arenarie rosse e verdi, denominate Verrucano Lombardo. I terreni del Trias presentano una deposizione continua nel tempo; inoltre la successione stratigrafica risulta essere normale. Partendo dal basso troviamo il Servino, che è rappresentato da una sottile fascia di arenarie, marne ed argille; esso è presente solo al limite settentrionale del distretto. Sopra al Servino ci sono i terreni dell' Anisico, la cui porzione basale è formata da arenarie micacee e calcari marnosi bruni; sopra si passa a dolo mie grigiastre con calcari nodulari. Il Ladinico è rappresentato dalle estese scogliere formate dal calcare e dalla dolomia di Esino. Queste formazioni sono predominanti, nella zona, e sono costituite da calcari dolomitici di colore grigio. Tra il tetto del calcare di Esino ed il letto della formazione carnica, denominata Raibliano, troviamo una serie calcarea interessata dalle mineralizzazioni, che localmente viene chiamata “Metallifero “. Il Carnico affiora molto estesamente sotto forma di grosse “ isole”l, sopra i calcari di Esino. Si tratta dei residui di una potente coltre che è stata profondamente erosa. Nella sua parte basale troviamo sia arenarie verdi e rosse con marne (Val Brembana), sia calcari e marne (Val Seriana).
   1   2   3   4   5   6   7   8   9   10