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NOTIZIE DAL CAI VAL DEL RISO LE 52 GALLERIE DEL PASUBIO, DUE GIORNI DA RICORDARE Come promesso nel numero scorso, eccoci per darvi Raggiunto il bel Rifugio, nel pomeriggio sono cominciati conto della nostra “due giorni sul Monte Pasubio”. Sabato i canti di montagna che ci hanno accompagnati per 24 e domenica 25 giugno eravamo in un bel gruppo: tutta la sera. A farla da padrona è stata la canzone del 16 partecipanti, tutti entusiasti e pronti ad affrontare MONTE PASUBIO, imparata da tutti in poco tempo, e qualsiasi impresa. il Bomborombom del suo triste ritornello, diventato poi una specie di tormentone. Solo chi era presente potrà Partiti in pullman all’alba, sabato mattina ci siamo fermati ripensare al piacere di quei momenti di serena compagnia a Rovereto all’interessante museo storico con sede nel che ha accompagnato il gruppo fno in branda. Castello. Subito dopo eccoci visita all’enorme Campana della Pace, costruita in memoria dei caduti di tutte le Al mattino seguente profumo di brioches….un’eccellente guerre, realizzata con il bronzo dei cannoni di tutte le colazione ed eccoci pronti a ripartire. nazioni partecipanti alla prima guerra mondiale, e infne Nonostante una nebbiolina persistente, già pronto ad visita al Sacrario Militare di Rovereto che racchiude le attenderci c’era il sig. Piero Saccardo del Cai Schio per salme di 20.279 caduti italiani e austro-ungarici. guidarci lungo il percorso storico del monte Pasubio. Ormai introdotti nel clima della Grande Guerra, siamo Con passione e infniti dettagli, per circa 4 ore siamo ripartiti alla volta del passo Xomo (1058m) dove il stati introdotti nei tragici fatti che hanno visto il Pasubio pullmino ci ha lasciati. protagonista della Prima Guerra Mondiale: lì Italiani, soprattutto Alpini, e Austriaci si sono affrontati dal Zaini in spalla ed è iniziata l’appassionante salita di quel giugno 1916 fno al 2 novembre 1918, lasciando sul capolavoro di ingegneria militare che sono le 52 gallerie. campo qualcosa come 37.000 fra morti, dispersi e feriti. Realizzate nel 1917 in soli 10 mesi, permettevano le Abbiamo camminato passando da trincee e gallerie varie, comunicazioni e il passaggio del rifornimento, al riparo dalla cima del Pasubio (Cima Palon 2232m), fno al Dente dal fuoco austriaco, dalle retrovie italiane alla prima Italiano e Dente Austrico. Un percorso toccante che si è linea posta alla sommità del Pasubio. concluso verso mezzogiorno con il rientro al rifugio. La strada delle Gallerie, che permette di raggiungere il Dopo pranzo ritorno a valle non più attraverso le gallerie, rifugio Generale Papa, si snoda su 800 metri di dislivello, ma lungo l’interessante Via degli Eroi. Ad attenderci il con gallerie di diversa lunghezza e pendenza. nostro grande autista Lino che, a conclusione della nostra due giorni, ci ha accompagnati all’Ossario del Pasubio. Tutto il percorso risulta particolarmente affascinante sia per la bellezza della natura, sia perché suscita Se a detta di tutti l’esperienza è stata bella e positiva, l’ammirazione per l’incredibile sforzo umano impiegato si potrà pensare di ripeterla, ovviamente in un luogo per realizzare l’opera. diverso…aspettiamo proposte! · 9
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