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CHE PRETI SONO I NOSTRI PRETI? ••••••••••••Da «Comunità Redona»- Marzo 1990- N.173 Il prete di una volta ferimento sicuro delle incertezze, prima del Concilio, u? pret~, ab- era la coscienza morale, era la spe- biamo detto, espressione d1 una La vita religiosa di molti di noi ha avuto come luogo naturale di ranza. determinata Chiesa: perché la crescita la casa: è da nostra madre, E al suo prete la gente, general- Chiesa la si incontra, nei suoi o da altre figure solitamente fem- mente, voleva bene: era stimato e pregi e nei suoi difetti, nella figura del prete. Per questo è interessante riverito: «riverisco» infatti lo si sa- minili che abbiamo appreso le prime ~arole, i primi nomi del di~ lutava togliendosi il cappello; al vedere ciò che il Concilio è stato vino: quello di Maria, qu~llo_ d1 prete si portavano le prim~zi~, per la Chiesa a p~rtire ~al.~rete: aveva una casa confortevole, m SI- perché è uno degh ~spetti p_m leg- Gesù, gli angeli custodi, Il _dia- volo, i santi. E' dentro le pareti do~ tuazioni di povertà generalizzata gibili e affascinanti della nforma mestiche che il primo alfabeto d1 lui stava bene. Nella società aveva conciliare. Dal «sacerdote»: questo mondo religioso e sacro h~ un ruolo ben definito, autorevole, l'uomo che dà il sacro, l'uomo del riconosciuto; possedeva, tra l'al- iniziato ad articolarsi seguendo 1 sacro, il separato, l'uomo della v~ tempi e i momenti propri del vis- tro, una cultura, allora privilegio ste e del culto, si passò al prete m suto familiare: i pasti, il mattino e di pochi. Ogni prete poi era di- mezzo alla gente, il prete dei la sera, le domeniche, le feste. verso, ma ciò che si imponeva non gruppi, delle riunioni, il prete ani- Ma in realtà questa religiosità era tanto la personalità indivi- matore della comunità. domestica era solo il frutto e il duale: era il ruolo, la tipologia: era Infatti appena dopo il Concilio prolungamento semplice e nello prete e basta. E poi tutti si sem_bra- vedemmo arrivare nelle nostre stesso tempo incisivo di una vano: venivano da una formaziOne parrocchie giovani preti, f~eschi_ ~i azione pastorale solida e minu- esigente e severa che li abituava ad ordinazione, entusiasti e gwvamh- ziosa che partiva da un centro ben una vita regolare e disciplinata. La sti. Prendevano possesso dell'ora- più strutturato e organizzato: la loro giornata era scandita da una torio con fare decisionista. L' at- preghiera e una pietà ~os~ante: parrocchia, o la chiesa parroc- tenzione al primo momento si chiale. Non solo quello era lo spa- dalla lettura e dalla med1tazwne, 1 fermò sul vestito: a malapena li si zio sacro per eccellenza, non solo loro spazi erano la chie~a o l~ ca- vedeva con la veste in chiesa. Poi lì si svolgevano le azioni liturg_i- nonica, tra loro comumcant1. La alla dottrina sostituirono i gruppi e che, ma soprattutto in parrocchia sua figura aveva dei contorni ab- le interminabili riunioni. Il cate- bastanza precisi: portava la veste, c'era l'uomo di Dio, l'uomo con- chismo di Pio X lasciò il posto al sacrato, investito da un potere: il cappello con i fiocchi, il brevia- giornale, alle discussioni di attua- rio sotto il braccio. quello di gestire il sacro. P~r le sue lità, fece la sua comparsa anche la mani passava il divino: 1 sacra- La solida religiosità delle nostre Bibbia letta in gruppo. Stava poco menti della vita e della morte, comunità bergamasche è dovuta in chiesa, il punto di ritrovo era alla fede, alla pietà, alla santità e quelli del perdono e del nutri- casa sua: sempre piena di giovani. mento santo, attraverso il suo con- allo zelo pastorale di questi preti .. «E' uno come noi», si diceva, «Ci fessionale si guidavano e si con- Certo oggi non è più ripropom- aiuta nei nostri problemi, non ci trollavano le coscienze, era lui il bile questo modello di prete:è il parla solo di religione, di c?man~ detentore della verità, della dot- frutto di un'epoca di cristianità, di damenti». Per noi non era pnma d1 trina, lui poteva appellarsi ai co- un'altra Chiesa. Una Chiesa tutto tutto il «prete», ma <