Page 2 - 1982 N.10 OTTOBRE
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Ricupero ambientale e occupazionale fino a Ponte Riso, i residuati del- la laveria forniscono uno spetta- colo non troppo simpatico. È giusto che nell'alveo del torrente non si possono scaricare detriti o altro: lo dice la legge, ma solo per qualcuno. Fosse stato un provvedimento temporaneo poteva anche passa- re, ma non resteranno finchè madre natura non cambierà fac- cia alla superficie? Per la verità c'è stato un inter- vento cautelativo da parte della Società SAMIN: chiusura mura- ta degli imbocchi delle gallerie. In più si diceva nell'ultimo nu- mero della Val del Riso: «conti- nua l'opera di spogliazione im- pianti e miniere tra l'indifferenza Con profonda amarezza si de- l'opposto versante è costellato generale». ve ammettere che quanto da anni da numerose discariche delle due Alla Valle del Riso cosa re- si andava dicendo in giro, ormai miniere: vero monumento di am- sterà? Un ambiente deturpato e è divenuto realtà bruciante. Le biente ecologicamente vergine. il ricordo delle miniere. In detta miniere della V al del Riso sem- A fondo Valle poi, da Oneta · Valle ci s0no ancora tanti pro- brano destinate a diventare un ri- cordo del passato che sta a ri- chiamare tutta una storia intrisa di sacrifici, di vite umane, di spe- ranze deluse. Hanno costituito per molti an- ni una fonte di lavoro e perciò di stabilizzazione della gente della valle: oggi con la crisi di occupa- zione è destinata come certi paesi di montagna, non avendo alter- native, a disgregarsi e a diminui- re sensibilmente anche come po- polazione. Restano i ricordi, ma quali ri- cordi!. .. Basterebbe portarsi ad una certa quota sulla sponda destra del torrente Riso per avere un'idea almeno approssimativa: Il