Page 44 - N.154 MARZO 2015
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A cANTONI S. ANTONIO ABATE - PATRONO DI CANTONI D’ONETA Dal punto di vista meteorologico il giorno 17 gen- naio non si è certamente risparmiato. Pioggia, neve, grandine, persino fulmini e tuoni, veniva quasi da commentare “ troppa grazia s. An- tonio”! Il 18 gennaio, giorno delle celebrazioni del santo patrono a Cantoni d’Oneta ,al contrario, le condi- zioni meteo sono ottimali:cielo limpido e soleg- giato, clima freddo, come si conviene al mese di gennaio. La neve caduta ha imbiancato monti e abeti, lo scenario perfetto per la celebrazioni della festività di s. Antonio Abate. La chiesa è pronta per accogliere i fedeli, addob- bati come si conviene altare e statua del s. eremita vissuto in egitto tra il 250 e il 356, e invocato come protettore dei campi e degli animali. Gli alimenti da benedire vengono collocati ai piedi dell’altare, la celebrazione avviene ad opera di don Giambi, don Alex e padre Angelo, con l’ accompagnamento del coro musicale di Oneta: svolgono al meglio il loro compito anche i solerti e compunti chierichetti. Le sacre scritture e l’omelia di Padre Angelo affrontano il tema della ricerca che ogni cristiano deve compiere nella propria vita. Partendo dal senso di ritrovarsi e dal desiderio di rivivere intensamente il ritorno alle proprie radici la festività patronale permette a ciascuno di ridare linfa e vigore alla propria fede cristiana. Non mancano certo gli aspetti emotivi e sentimentali nel rivivere eventi che riconducono , inevitabilmente, al “come eravamo”. Questo stato d’animo porta a ricordare con grande affetto gli assenti e a ringraziare il Signore per il dono di partecipare a questa celebrazione. La processione con l’accompagnamento della banda musicale di oltre il colle costituisce un altro momento di devozione e permette di recuperare la prospettiva biblica del rapporto dell’uomo con il creato, attualizzando ancora di più la fgura del santo eremita. Il ritorno nella chiesa chiude la celebrazione con il bacio della reliquia, si ritirano gli alimenti benedetti, i canti di chiusura permettono ancora di vivere momenti di grande fraternità. Don alex nel frattempo si è alacremente prodiga- to nella benedizione degli autoveicoli che, con i loro cavalli” metallici” sostituiscono gli animali a quattro zampe, ormai del tutto assenti. Il ristoro è il degno corollario della festa, i brani musicali della banda si fanno più allegri e festanti. La vendita di formaggi e salumi nostrani permette ai presenti di portare a casa i sapori buoni e genuini della valle del riso. Ricchissimi i premi della lotteria e numerosi premi di consola- zione. ringraziamo Dio per la bella giornata e tutti coloro che hanno organizzato in modo ottimale questa celebrazione della festività di s. Antonio. AMR 44