Page 21 - il sentiero alto serio
P. 21
LUNGO IL SENTIERO DELL'ALTO SERIO DA GORNO A VILLA D'UGNA. Il primo tratto del Sentiero è caratterizzato da pendii dolci, erbosi, dovuti alla giacitu- ra poco inclinata verso Sud del substrato roccioso ed alla sua facile erodibilità. Al di sotto di un sottile suolo argilloso infatti vi sono gli strati calcareo marnosi neri della "Formazione di Gorno". Lungo il percorso le rocce non si vedono spesso, ma i muret- ti che fiancheggiano il Sentiero e le murature dei cascinali sono costruiti con pietra- me calcareo delle "Formazioni di Gorno e di Breno" che, essendo ben stratificati, danno facilmente bei conci squadrati. Appena attraversata la valle Rogno si osserva una brusca variazione di pendenza de- gli strati marnosi e l'affiorare di una vena d'acqua captata dell'acquedotto di Ceradel- lo: sono alcuni dei fenomeni che si collegano al passaggio in quest'area di una grossa discontinuità delle formazioni rocciose , la "faglia di elusone", diretta all'incirca SW- NE. Questa faglia mette a contatto gli strati calcareo marnosi con la dolomia massic- cia e giustifica il brusco cambiamento morfologico tra i due opposti versanti della val- le del Riso, quello sinistro percorso dal Sentiero e quello destro di fronte all'osserva- tore. Tra la Valle Rogno e la cascina "Ruc dol Paol" (74Im s.l.m.) negli strati neri del "Gor- no" si rinvengono begli esemplari di bivalvi e brachiopodi fossili (genere Spiriferina). Dai prati appena sopra la contrada Ceradello (cascina "Cà di Volp", nel territorio di Premolo) si ha un'ottima visuale su tutta la dorsale dolomitica che parte dalla cima dell'Alben (SW), comprende il Corno Guazza, (che domina Ponte Nossa proprio di fronte al punto d'osservazione) e prosegue verso l'altopiano clusonese (NE). Posando lo sguardo sulla sottostante Ceradello si può notare un'ampia depressione circolare sulla quale si è di recente costruito un campo sportivo: si tratta di una doli- na ormai cicatrizzata. Appena più sotto una seconda dolina più piccola, perfettamen- te circolare, si affaccia su Ponte Nossa. Nel sottosuolo di Gorno, Premolo e Parre le innumerevoli gallerie minerarie si sono tal- volta intersecate con grotte naturali, nelle quali in alcuni casi si sono trovate concre- zioni stalattitiche costituite da minerali zinciferi (idrozincite nel Museo Etnografico di Ardesie). Guardando verso Nord si vede in primo piano il Monte Trevasco [6], famosissima ed antica zona mineraria di Parre (zinco, piombo e argento); sullo sfondo c'è il Monte Vaccaro. Dalla Santella di S. Angelo (720 m s.l.m.) si gode una buona visuale sui terrazzi flu- vioglaciali di Parre e Ponte Selva e, se la giornata è limpida, i contrasti morfologici mettono bene in evidenza il percorso verso elusone della faglia omonima. In prossimità dell'abitato di Premolo affiorano gli strati del "Gorno" e, entrando nel paese dalle antiche origini minerarie, non si può fare a meno di volgere lo sguardo a monte, verso Costa Bellore [8], il cui nome la dice lunga sulla ricchezza delle vene metallifere del suo sottosuolo. Agli Zanni di Premolo il Sentiero si addentra nella valle Nossana lungo il versante de- 19
   16   17   18   19   20   21   22   23   24   25   26