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Ci sara’ il coro di canto, le ragazze della danza… E soprattutto ci sarete voi, GLI AMICI DELL”OSPEDALE DEL CHAONE. Tanti, tantissimi hanno contribuito in mille modi a questa realizzazione, le tante offerte che hanno permesso la costruzione, i pannelli solari del sig Galbiati, la messa in opera dei giovani di Oneta (i pannelli solari portano l’acqua da oltre duecento metri di distanza da giu’ nella valle), le vernici speciali per i pavimenti della Gobbetto, i letti della clinica San Francesco, … impossibile ricordare tutti e la vera memoria sara’ la vostra presenza e l’impegno di portare a termine questa iniziativa. 3 Novembre 2016 Di buon mattino e per diverse strade e’ iniziata l’invasione della montagna del Chaone. Quelli che venivano da piu’ lontano gia’ si erano accampati sul Chaone dalla sera precedente. Su per la strada antica sono risalite le ultime cose necessarie… i pallets i secchi… il sobo per la festa e sull’altopiano… ecco il Chaone Hospital in tutto il suo splendore. i giovanotti al lavoro Ad inaugurarlo il vescovo Alessandro Pagani, salito da vero scalatore e con tanto di racchette in mano. E’ poi seguita la celebrazione della messa, la prima celebrata all’aperto e davanti a tutta la comunita’ del Chaone. Per tutti e per la prima volta veniva dato di seguire quanto inora veniva celebrato dentro alla chiesetta con i pochi cristiani. Un momento di grande condivisione e di incontro tra una chiesa missionaria capace di farsi presente ovunque. Per una settimana l’ospedale offrira’ il suo servizio gratuitamente. E prima che il sole sorgesse tutto l’ospedaletto si e’ visto inondato di tantissima gente. Ma chi sono? - si sono chiesti in molti. la salita al Chaone Tantissimi, bambini e adulti che rimanevano nascosti nei villaggi per l’impossibilita’ di essere trasportati a valle dove avrebbero potuto fare visita a un ospedale.Il nuovo ospedale e’ andato a scovarli. Ci vorranno mesi - ripeteva l’infermiera di turno - prima di ripulire il Chaone di tante malattie nascoste e che colpiscono soprattutto i piu’ poveri e i piu’ deboli isicamente. La scabbia, ascessi mai curati, slogature e ferite, malattie da denutrizione e legate anche alla mancanza di vaccinazioni… Per questo ritorneremo tra un mese a fare il punto della situazione. Dopo la festa resta l’impegno quotidiano di potenziare il l’ospedale servizio di questo ospedaletto che rimanga un vero segno di speranza. Il Giubileo della Misericordia ha portato un segnale importante che vorremmo non si spenga piu’. E poi ancora… come guarire la montagna dal degrado della deforestazione, dell’impoverimento dell’ambiente.. Quando tanti dei visitatori sono partiti per tornare a valle tutta la montagna si e’ riunita e per tutta la notte hanno vegliato e cantato e danzato come sa fare l’Africa e la sua gente. Ed e’ durato ino all’alba e non era nel programma… Per questo ritorneremo ancora presto, sicuri che vi trascineremo ancora in una bella storia da scrivere ancora. GRAZIE INFINITE ALLA GRANDE FAMIGLIA DEGLI AMICI DEL CHAONE CHE HA TENUTO VIVO IL DESIDERIO DI VEDERE QUESTO GIORNO DI FESTA E BENVENUTI A CONTINUARE ANCORA UN IMPEGNO … SENZA CONFINI. 25