Page 3 - N.105 DICEMBRE 2002
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NATALE: CRISTO NELLA STORIA "C 'erano in quella re- gione alcuni pastori che vegliavano di notte fa- cendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Si- gnore si presentò davanti a loro e la gloria del Si- gnore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l'an- gelo disse loro: "Non te- mete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cri- sto Signore. Questo per voi il segno: troverete un bam- bino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia". E subito apparve con l'an- gelo una moltitudine dell'esercito celeste che lo- dava Dio e diceva: "Gloria a senza effetto nel più alto dei mini, ma è "giorno di sal- Dio nell'alto dei cieli e pace in cieli. vezza", "grande gioia", "com- terra agli uomini che egli L'angelo qui svolge un piacimento negli uomini". amw" (Le 2.8-14) compito particolarissimo: ap- Con la nascita di questo pare come un evangelista a bambino salvatore, i giorni di Questo evento celeste fu la servizio degli uomini e così - dolore sono terminati e sono prima aperta violazione dei in base agli ordini ricevuti da iniziati quelli di beatitudine. confini imposti allo spazio Dio - si fa carico di ricordare E' posta fine all'epoca della dell'umanità e alla sua capa- a ciascuno l'importanza di disobbedienza dell'uomo ed è cità di raccontare la storia a questo giorno nella storia iniziata quella della glorifica- livello del tempo. La viola- dell'umanità: giorno di zione di Dio da parte degli zione da parte degli angeli del «grande gioia» dal quale tutti uomini in terra come degli campo visivo e auditivo potranno attingere la loro fe- angeli in cielo, entrambi sullo dell'uomo è qualcosa che ori- licità sulla terra. Nell'ottica stesso piano! ginariamente non apparte- divina, infatti, il giorno della Nonostante l"'oggi" del sa- neva alla storia o alla capa- natività di Cristo rappresenta luto dell'angelo possa far cità ricettiva umana. E' evi- la nascita di un Salvatore. pensare a un punto di par- dente che colui che è nato è L'angelo entra qui per la tenza temporale, si tratta di condizione tale che, una prima volta nella storia come dell'inizio di un'epoca post- volta abbassatosi a livello un narratore di giorni, ma storica: è la storia della sal- umano e terreno nella man- nello stesso tempo svela il va- vezza eterna, la storia della giatoia di Betlemme, imme- lore di questo momento, va- gioia divina che doveva es- diatamente si apre un varco lore nascosto nella natura di sere rovesciata sulla terra verso la condizione divina e colui che è nato: non è un per non essere mai più strap- celeste; questo non è poi giorno alla maniera degli uo- pata dal cuore dell'uomo. 3
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