Page 14 - 1986 N.12 DICEMBRE
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<> Carissimi parrocchiani di One- cibile dolore e di pena immensa. del nostro stipendio o della ta e Cantoni d'Oneta: Buon Na- Lo spettro della guerra come pensione a disposizione dei tale. Duemila anni fa in punta di diabolico gioco affascina strate- poveri o delle Missioni. piedi è venuto Gesù sulla terra. È ghi e potenti. b) VIVERE Intensamente l'a- venuto spoglio di ogni dignità di- C'è il pericolo che noi strumen- more e il perdono. vina, senza arroganza, per vivere talizziamo il Natale per il nostro c) SCEGLIERE L'UMILTÀ E l'avventura umana nella pienezza. benessere, il nostro vestito, il no- LA POVERTÀ come valori Ma ora dopo tanto tempo ci so- stro cibo. concreti della vita predicati da no ancora tante cose da fare. Il nostro Natale deve essere se- Gesù. La miseria e la fame stampano gnato da tre impegni: Viviamo dunque un Natale «di- su milioni di corpi solchi di indi- a) La carità. Mettere una parte verso», non consumistico e ali- mentare, ma impegnato e gratifi- cante. Il Natale sia: Attesa di salvezza: ossia gra- zia di rinnovarsi (confessarsi bene). Attesa di pace: pace agli uo- mini che Dio ama. È questo il mio augurio since- ro mentre vi aspetto tutti alla S. Confessione e comunione. Portatevi avanti nelle confes- sioni il giorno 23 e 24 dicembre per fare le cose con calma e bene. Che Iddio della gioia brilli nei vostri cuori a letizia della vostra vita. ll Parroco 14
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