Page 38 - In Val del Riso n. 160
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CONTRADA RISO - La storia Anticamente: Ris, Aris, Risso. Superato l’abitato di Fondo Ripa e seguendo il fondovalle, si arriva alla contrada di Riso dove già nel 1500 vi era una “tribulina” o cappella dedicata a San Rocco. La prova di ciò si trova leggendo alcuni atti appartenenti al “Codex Guerinonianus” del notaio Pietro Giovanni Stefano Guerinoni da Gorno che, tradotti dal latino, affermano:“19 ottobre 1511…fatto in Gorno in contrada del Risso sulla ghiera del Riso, presso la cappella di S.Rocco…”; “3 maggio 1512… fatto in Gorno in contrada del Riso; innanzi alla Tribulina di S.Rocco…”. Cento anni dopo la cappella è una piccola chiesa. Negli ordini del Curato del 26 agosto 1631 si legge infatti:“Sarà ancora di obligo andar a dire messa una volta al ano alla giesiola posta nella contrada di Riso mentre vi sia un capelano…”. Nel 1720 viene richiesta la “licenza di celebrarvi in quanto è separata da un torrente che tal volta si gonfa d’acqua ed impedisce alli abitanti d’andare alla chiesa (parrocchiale) ad udire la Messa”. La chiesetta fa parte del patrimonio della parrocchia di Gorno ma ne hanno avuto sempre cura gli abitanti della contrada; la parrocchia ha sostenuto solo parzialmente alcune spese per lavori di manutenzione e ristrutturazione. Nel 1984 viene rifatto completamente il tetto; così si esprimeva il bollettino parrocchiale di quell’anno:”Sono stati meravigliosi quelli di Riso nel programmare e nel realizzare la nuovissima copertura del tetto della chiesina della loro frazione dedicata a S. Rocco. Nel giro di due mesi hanno deciso e si sono messi subito all’opera spinti dall’entusiasmo e dalla partecipazione generale. In poco più di una settimana hanno scoperchiato il vecchio e con legname tutto nuovo hanno rimesso il tetto con tecnica da professionisti…”. Nel 1985, ormai rifatto il tetto, viene completato l’abbellimento esterno con il rifacimento della doppia gradinata che da accesso alla chiesetta, sistemando contemporaneamente in modo armonico l’area antistante e lo spazio sotto il portico. Nel 1991 viene restaurato l’altare all’interno riportando l’antico quadro alla primitiva bellezza. La tradizione di festeggiare San Rocco il 16 agosto si perde nella notte dei tempi ed è sempre stata tramandata da generazione in generazione. Negli anni ’50 e ‘60 del secolo scorso era suggestiva nella vigilia la luminaria sulle 38
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