Page 36 - 1992 N.10 OTTOBRE
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fatti, verso le 9, quanti non s'erano mai visti in Val del Riso. Ma tutto era pienamente sotto controllo e lo smistamento ai vari parcheggi ra- pido. Il buon Omero aveva un bel daffare nel trasportare con i suoi pullman (utilizzati per l'occasione come bus-navetta) gente a Gorno dal parcheggio della Samim che rapidamente andava riempiendo- si. Ma spostiamo ora lo sguardo cronachistico nel centro di Gorno, sede della manifestazione bersa- glieresca. Verso le 9,30 davanti alle scuo- le elementari aveva inizio la parte cerimoniale, la prima. Infatti dopo il ricevimento dell'Amministra- tutti verso i «posti di combatti- dell' A.N .A. appartenenti alla Pro- zione Comunale alle Autorità, mento». Un folto gruppo raggiun- tezione Civile Sezione Cinofili di svolto nel salone delle scuole ele- geva il piazzale antistante il «Tre Fiorano al Serio. La collaborazio- mentari, venivano resi gli onori al Camini», dove veniva immediata- ne degli amici alpini è stata vera- monumento che ricorda Giuseppe mente installato un vero e proprio mente utilissima e ciò dimostra Riccardi, mentre le note della fan- «posto di blocco». Gli altri rag- che, al di là delle goliardiche «ri- fara del2° Reggimento Bersaglie- giungevano i posti assegnati sia valità» di Corpo, la sinergia dà ri accompagnavano il tricolore che lungo la valle che in Gorno. Un co- sempre ottimi risultati, rafforzan- saliva sul pennone. Veniva poi spicuo numero di radio ricetra- do nel contempo la fratellanza e scoperto un cippo, costituito da smittenti assicurava tutti i collega- l'unità d'intenti. Un grazie di cuo- una pietra prelevata dalla zona di menti, coordinati da Fabio Vari- re, quindi, agli alpini! Monte Granale di Jesi, ad imperi- schetti. Verso le 8,30 iniziano i primi ar- turo ricordo dell'Eroe e dell' attac- Al gruppo di fondo valle si af- rivi alla spicciolata, poi in massa. camento appassionato che lega la fiancava poi una «pantera» dei ca- Una lunga teoria di automezzi ca- città di Jesi a Gorno. rabinieri ed un gruppo di alpini richi di radunisti si profilava, in- Si passava poi all'inaugurazio- ne del «Piazzale 51 o Btg. Bersa- glieri A.U.C.», madrina la signora Rosa Serturini, zia dell'Eroe. Un momento bellissimo, emozionan- te, in particolare per i reduci del 51°, quello splendido battaglione di cui Riccardi fece parte, quel bat- taglione che, interpretando tra i primi il forte desiderio di rinascita della N azione, partecipò assieme ai fanti del 67° «Legnano» alla cruenta battaglia di Montelungo 1'8 dicembre 1943. Ma, asciugate le lacrime della commozione e di ricordo dei com- militoni caduti su quelle pietraie, immediatamente si tornava alla gioia ed alla spensieratezza, come 42