Page 40 - N158 MARZO 2016
P. 40
C’e’ stato tempo per condividere un pranzo semplice che la loro recita aveva presentato alla messa: “Noi ma soprattutto un pomeriggio intero di canti e danze e siamo San Valentino…” Oltre l’eta’ e il cammino di storie e tanta tanta festa. vita, il paese di origine o la lingua parlata.. La festa e’ continuata fno a sera. La festa dell’amici- zia e dell’incontro. TANTI AUGURI DA VALENTAINE WOYERA - il nuovo santo del Cecilia Youth Center.” Tornando a casa hanno portato con loro il messaggio IL SENTIERO DELLA VIA CRUCIS (UN CAMMINO SPECIALE NEL BOSCO, AL SANTUARIO DEL fRASSINO) Nell’imminenza della Pasqua il sentiero della Via Crucis ci dovrebbe essere ormai familiare. Durante la Quaresima lo abbiamo seguito con le nostre comunità, ma la via della cro- ce non è un cammino solo quaresimale, è un percorso che tocca la nostra vita in ogni tempo. Forse anche per questo motivo, c’è stato chi ha pensato di dare a tutti la possibilità di procedere e meditare su questo cammino in un contesto molto particolare: un bosco, legato ad un santuario mariano. Dallo scorso anno, chi si reca al Santuario del Frassino, nelle vicinanze della statua di Papa Giovanni XXIII può trovare un cartello che indica “Sentiero della via crucis” e invita ad inoltrarsi nel bosco lungo un tracciato, abbastanza comodo e sicuro, all’ombra di abeti e carpini. E qui ecco una bella sorpresa: dislocate sul percorso sono state collocate quindici santelle in legno, con tettuccio in pietra, in cui sono incastonati gruppi lignei dell’artigianato di Ortisei. Passando da una all’altra, lungo un percorso di circa 200 metri, vengono scandite le quindici stazioni della Via Crucis, dalla condanna a morte di Gesù fno alla sua Ri- surrezione. La realizzazione delle belle santelle e di un sentiero curato ha richiesto un lavoro di circa sei mesi. E’ un dono, fatto con spirito di riconoscenza alla Madonna, da parte del signor Franco Epis, anche grazie alla disponibilità e generosità dei Una delle 15 stazioni della Via Crucis proprietari del bosco. Lo spazio del Santuario risulta così ar- ricchito di una nuova possibilità per tutti i pellegrini, che ormai giungono numerosi in ogni stagione, e che di questo luogo apprezzano anche la collocazione in mezzo alla natura. L’auspicio è che questo ambiente speciale diventi l’occasione per ritrovare momenti di silenzio, di rifessione, di preghiera e di meditazione. Certamente la vicinanza di Maria non mancherà di guidare ciascuno all’incontro con la Vita, Morte e Risurrezione di suo Figlio, per saper leggere le nostre vite sotto una nuova luce: la luce del Risorto! 40