Page 5 - 1989 N.3 MARZO
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In tutte queste azioni la par- opulenza: non si è mai contenti predicazione di Cristo contro i rocchia deve tener presente la del benessere raggiunto. ricchi esaltano la povertà - realtà culturale del tempo e del Questa secolarità-complessità umiltà. luogo, perché occorre prendere è accettata come fatto irreversi- Il nostro è un tempo di ric- l'uomo singolo e la comunità là bile, non solo nel suo nocciolo, chezza, di stima della ricchezza dove si trovano, per condurli alla ma negli aspetti nei quali oggi si come potere, come fine ultimo; e salvezza. Si tenga però presente presenta. Il benessere (l' opulen- questo rende difficile la pastora- che la cultura non è da prendersi za, il denaro) è circondato da le. Penso che la parrocchia attra- come un fatto oggettivo sottratto quel culto che si dà al fine: è vi- verso tutti i gesti pastorali sopra alla fede; ma che la fede può e sto come un fine, non come un elencati, e attraverso la testimo- deve dare un volto cristiano an- mezzo. nianza di se stessa e dei suoi fe- che alla cultura. L'azione pastorale da farsi, da deli, si debba mostrare povera - Questi due aspetti, di realtà vi- parte della parrocchia, è molte- umile soprattutto ritenendo i be- sibile sotto l'aspetto sociale e di plice e difficile; da progettarsi, se ni terreni, anche il benessere, co- realtà di fede sotto l'aspetto teo- non in tempi lunghi, senza dub- me cosa che passa. logico, mi pare possano vedersi bio non in tempi brevi. La povertà nella Chiesa è sì espressi in due letture, filologica- Mi permetto di suggerire un una scelta dei poveri e degli ulti- mente più o meno garantite, del aspetto essenziale di questa azio- mi, ma anche e soprattutto è un termine greco «paroikìa». In una ne. impegno della Chiesa e dei suoi prima lettura possiamo prende- È evidente nel Vangelo l'im- fedeli ad essere poveri ed umili re, il termine parà - oikìa nel sen- portanza della povertà - umiltà: nel senso di Maria e nel senso di so di parrocchia che è presso il Magnificat, le Beatitudini, la Cristo». (parà) le case, presso le famiglie. In un secondo modo possiamo prendere il medesimo termine nel senso di parrocchia come strut- Ricordo di un caro Amico tura che porta i suoi membri ol- tre (parà) le case, cioè verso il cielo, verso il trascendente, verso la vita eterna, verso il Regno. Caro Carmine: di riferimento, per noi cacciato- ri, per gli amatori della monta- 2 - In secondo luogo voglio I cacciatori ti salutano con il gna, per gli alpeggìatorì; il Pa- sottolineare le difficoltà che la rimpianto di aver perso un amico lazzo era la casa dì tutti. parrocchia d'oggi ha in confron- sincero e leale, eri uno dei mi- Il tuo focolare era sempre ac- to alla parrocchia del passato gliori, sempre disponibile ad aiu- ceso; il Carmine un padrone dì (nella quale molti di noi sono vis- tare ed a consigliare. Non vi era casa che ospitava con signorilità suti nella giovinezza); ma è dove- invidia nei tuoi comportamenti e calore umano. roso anche sottolineare la possi- venatori, ma una sana e seria Anche quando la compagna bilità di cambiamento (salvo sen- competizione sportiva. della tua vita sì dipartì da questo za dubbio il mistero della Chiesa Anche se oggi è una giornata mondo, tu trovasti il coraggio di - popolo di Dio), per adeguarla triste per tutti, esprimiamo la no- tornare lassù sul tuo Be/loro alla situazione di oggi, mirando- stra gratitudine all'amico Carmi- perché là le eri più vicino, anche la al domani. ne per averlo avuto compagno se più struggente sarà stato il ri- Le difficoltà possono riassu- della nostra passione. Eri un cordo nelle lunghe serate in soli- mersi nella secolarità - comples- montanaro autentico, profondo tudine. sità che ha la società d'oggi, e conoscitore dei fenomeni della Ci ricorderemo sempre, il tuo della quale sono imbevuti i nostri natura, fruitore giudizioso dei volto scolpito dal vento, lassù al fedeli, e noi con loro. Accanto a beni che essa produce. Un uomo Palazzo si è spento un lume, si è questa secolarità c'è anche per i evoluto e coerente, capace di sa- spenta una vita, lassù abbiamo nostri fedeli, nel fatto o nel desi- crificarsi per presidiare le «alte perso un amico; la nostra fede ci derio, un benessere che sconfina quote» dove tutto è più difficile, rammenta che ci rivedremo e (almeno nel desiderio) in una più avaro, ma tu eri lassù, punto quindi arrivederci CARMINE. 5
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