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LA TREGIORNI DI VITA COmUNE Quest’anno su suggerimento di don Giambi e di alcu- risotto giallo, chi una sudata polenta bergamasca, chi ne catechiste è nata l’idea di fare un’esperienza parti- dei sughi speciali! La sera era il momento delle testi- colare con gli adolescenti: un tempo di condivisione monianze: abbiamo accolto alcuni amici che ci hanno e di vita insieme. Queste proposte di solito si fanno parlato della loro esperienza di volontariato presso nel periodo estivo o comunque quando i ragazzi sono alcune associazioni e comunità. Abbiamo conosciu- in vacanza… Invece stavolta, no, abbiamo deciso di to l’associazione Libera e il Mato Grosso… magari trascorrere un tempo insieme nell’ ”ordinarietà” del- in futuro si potranno fare esperienze dirette con que- la vita quotidiana… da Domenica 20 a Mercoledì 23 sti gruppi! Prima di andare a dormire concludevamo Marzo. Abbiamo vissuto questi tre giorni nell’appar- la giornata con un breve momento di ringraziamen- tamento vicino alla Chiesa della Madonna, un am- to e di affdamento con la preghiera della compieta. biente accogliente e adatto a questo tipo di proposta! L’ultimo pomeriggio abbiamo condiviso un flm che La parola d’ordine è stata quindi CONDIVISIONE! parlava della situazione dei bambini che vivono nelle La scuola, i compiti, gli impegni extrascolastici tutto strade e sotto le strade di Bucarest, è stato toccante condiviso, o meglio tutti hanno condiviso! Le gior- e ci ha permesso di meditare e condividere le nostre nate iniziavano con la sveglia…chi alle 6, chi alle rifessioni personali… La S. Messa è stato un altro dei 7… e poi dopo una buona colazione, via a scuola! Il momenti di condivisione importanti! Celebrata attor- pranzo era organizzato a turni e ciascun turno sparec- no alla tavola apparecchiata per la cena, come segno chiava e lavava le proprie stoviglie… poi il pomerig- per ricordarci che non è importante nutrire solo il cor- gio era dedicato ai compiti, o a qualche partita a carte po, ma anche l’anima! LaTreGiorni si è conclusa con in compagnia. Per la cena ci trovavamo tutti insieme le confessioni in preparazione alla Pasqua, vissute in intorno alla tavola, ma la cena non si preparava da parrocchia con tutta la comunità. Di seguito riportia- sola... Alcuni volontari tra i ragazzi si sono appassio- mo le testimonianze dirette di due ragazze che hanno nati all’ arte culinaria preparando chi un buonissimo partecipato a questa esperienza… L’esperienza della Tregiorni, mi è piaciuta moltissimo perché ho potuto sperimentare la vita comunitaria... All’inizio pensavo fosse diffcile adattarmi, ma poco dopo l’ho trovato molto divertente perché tutto consisteva in un lavoro di squadra, proprio come un gioco, dove ognuno doveva rispettare le parti degli altri e cercare di compiere le sue. Ringrazio tut- ti coloro che l’hanno organizzata e spero che un esperienza così si possa rifare al più presto! Anche le attività serali o pomeridiane pro- poste erano molto interessanti per rifettere su come in fondo, siamo fortunati rispetto ad altri Paesi... GRAZIE È stata una bella esperienza penso che sia servita per far comprendere a noi ragazzi che è diffcile vivere insieme perché siamo tutti diversi e ognuno ha le sue idee e i suoi bi- sogni, ma dall’altro lato penso che sia stato bello poter passare tre giorni insieme anche solo per poter fare una chiacchierata e due risate, ma anche per riallacciare i rapporti con i nostri ex compagni. Penso sia stato bello poter passare tre giorni con qualcuno di un po diverso dai nostri genitori ma diffcile adeguarci alle nuove “regole” ma alla fne è giusto che ci siano anche le regole seppur diffcili ci fanno vivere bene insieme ed è questa la cosa che conta. Vorrei ringraziare le Silvie don giamby e Davide per aver avuto la pazienza di sopportarci! UN GRAZIE SPECIALE A TUTTI COLORO CHE HANNO COLLABORATO A QUESTA INIZIATIVA E….ALLA PROSSIMA!!! 5