Page 9 - N°7 luglio 1979
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bligo e medio-superiore) sia dalle diverse agenzie culturali. 7) difficoltà di concentrare nelle «20 ore men- sili» tutte le attività di programmazione per lo specifico scolastico e nel rapporto delle stesse con il territorio (incontri con i genito- ri, assemblee decentrate sul territorio, com- missioni di coordinamento del lavoro miste insegnanti/genitori). 8) il ricambio di due terzi dei docenti ha com- portato non pochi disagi nel conoscere, inte- riorizzare e tradurre in concreta program- mazione e didassi, gli obiettivi, le ipotesi metodologiche e l'articolazione delle strut- ture esistenti nell'Alta Valle Seriana. b) INNOVAZIONI AL PROGETTO ESISTEN- TE Tenuto presente che si ritengono convalidati i criteri di fondo su cui si basa l'attuale ipotesi di sperimentazione circa il riequilibrio fra le atti- vità curriculari ed extracurriculari, si precisano i seguenti punti che illustrano alcune proposte di funzionalità diversa della struttura stessa rispet- to allo specifico scolastico ed al rapporto Genitori-Insegnanti: culturali impegnati nell'interazione di un 1) il piano orario viene formulato sulla pro- ruolo di operatori socio-culturali impegnati nell'assunzione di un ruolo di operatori spettiva di riduzione complessiva del nume- socio-culturali impegnati nell' interazione ro delle classi, da 8 a 6, nell'arco di un bien- nio, quindi la struttura oraria consentirà con altri operatori di altre agenzie culturali l'utilizzo degli insegnanti nell'ambito di un o formative del territorio. corso. Questo è possibile attraverso un ulteriore in- cremento delle attività di aggiornamento e 2) il piano orario consente all'interno di cia- di autoaggiornamento da attuarsi, anche scuna area per le attività opzionali e di com- unitariamente agli insegnanti elementari del- presenza momenti di aggregazione degli la Valle del Riso. alunni della stessa classe, o di classi diverse, sulla base di una programmazione curricula- 6) per quanto riguarda la collaborazione re. insegnanti-genitori, si individua la necessità 3) attuazione di un riequilibrio quantitativo, di momenti di autoaggiornamento comune, rispetto al problema della ricerca e defini- oltre che fra le materie (già attuato), fra le zione degli obiettivi educativi sulla base del- aree formative. la lettura dei bisogni emergenti dai pre- 4) ricerca di momenti di aggregazione rispetto adolescenti frequentanti. a classi parallele a sottogruppi delle stesse classi anche per le attività di recupero e di Oltre agli organismi di programmazione già esi- sostegno. stenti e operanti nella scuola quali: 5) potenziamento della professionalità degli in- — Assemblea generale dei Genitori e degli Alun- segnanti, soprattutto in ordine alla pro- ni; grammazione curriculare, ai processi di va- — Consiglio di Istituto lutazione, sommativa e formativa, e dell'as- — Collegio dei Docenti sunzione di un ruolo di operatori socio- — Consiglio di Classe
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