Page 8 - N°7 luglio 1979
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Scuola Media sperimentale in Val del Riso Si riporta qui di seguito uno stralcio della re- le di tipo verbale, con eccedenza delle prime lazione dell'anno scolastico 1978/79 della Scuo- rispetto alle seconde ed il conseguente utiliz- la Media Sperimentale di Corno, discussa ed ap- zo degli insegnanti con criteri diversi da provata dal Consiglio d'Istituto, dal Collegio quello della competenza individuale. Docenti e dal Distretto Scolastico. 4) difficoltà di promozione di una committen- È un documento importante che merita una za sociale capace di elaborare ipotesi forma- attenta e meditata lettura in particolar modo da tive e culturali, alle quali ricondurre la no- parte dei genitori. stra integrazione scolastica. Questa mancanza di committenza sociale e a) VALUTAZIONE DELL'ESPERIENZA di programmazione educativa e culturale a 1978/79 livello distrettuale isola, nella Valle del Ri- È opportuno, prima di passare all'illustrazio- so, la sperimentazione di Gorno; inaridisce ne delle ipotesi innovative, previste per l'anno di fatto la possibilità di riproducibilità dei scolastico 1979/80, fare un bilancio delle diffi- risultati validi della sperimentazione e frena, coltà incontrate in merito alla funzionalità degli in ultima analisi, la diffusione dell'integra- organismi di programmazione e alla praticabi- zione scolastica nel territorio della Valle Se- lità dei momenti di didassi vera e propria. riana. Dall'analisi dell'esperienza svolta emerge che: 5) il parziale utilizzo delle ampie strutture di gestione sociale, dovuto ad un meccanismo 1) si sono avute difficoltà nel praticare la cen- di delega, scattato nei confronti dei genitori tralità del Consiglio di Classe, quale organo eletti, non ha permesso di superare lo scolla- della programmazione dell'insieme delle op- mento, ancora esistente, fra la scuola e portunità educative, in particolare rispetto l'ambiente e fra i soggetti che concorrono alla possibilità di ricondurre, all'interno del- alla gestione della scuola stessa. lo stesso, la corretta gestione delle attività opzionali e di compresenza. Ciò a causa del 6) la collaborazione con le Scuole Elementari, disorganico utilizzo degli insegnanti. disperse sul territorio — pressi di Gorno, Oneta, Cantoni d'Oneta (pluriclasse), Chi- 2) difficoltà di programmazione dentro le sin- gnolo d'Oneta (pluriclasse), Direzione Di- gole aree, rispetto alla corretta gestione dei dattica di Ponte Nossa — è ridotta ai mini- momenti curriculari, opzionali, interdiscipli- mi termini. nari e multidisciplinari. Quest'anno si è attuata solo per la forma- Questo è avvenuto nonostante nel Collegio zione delle prime classi equieterogenee e at- dei Docenti vi sia la consapevolezza che il traverso le comuni attività di aggiornamento problema dell'aggiornamento è fondamen- in situazione, deliberate dai rispettivi Colle- tale per la stessa sopravvivenza della speri- gi dei Docenti e fatte proprie dal Consiglio mentazione e che esso va inteso soprattutto Scolastico Distrettuale. come autoaggiornamento in situazione, in Parimenti non sussistono rapporti con le stretta connessione con lo studio rigoroso Scuole Medie Superiori, dislocate a Cluso- dei bisogni del territorio e con la ricerca e la ne. definizione degli obiettivi educativi e delle L'isolamento della sperimentazione è perciò relative opportunità educative da operare, determinato oltre che dall'inesistenza di una insieme alle agenzie formative e culturali in- committenza distrettuale, dall'assenza di teragenti sul territorio. una programmazione e coordinamento fra 3) sproporzione nel rapporto numerico tra le le opportunità formative e culturali offerte attività opzionali di tipo non verbale e quel- sia dal sistema formativo scolastico (dell'ob- VIII
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