Page 87 - il viaggio dello zinco
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RAPPORTI TRA LA SOCIETÀ MINERARIA E LE PARROCCHIE DELLA VAL DEL RlSO I eggendo la corrispondenza intercorsa tra le società minerarie e le parroc- chie della Valle del Riso si può evincere che non solo vi erano buoni rap- porti, ma anche effettiva collaborazione. Per quanto riguarda la Parrocchia di Corno il riscontro lo si trova in modo particolare in occasione della ricostruzione della chiesa parrocchiale avvenuta agli inizi degli anni '30 del secolo scorso. Venne allora costituito un comitato chiamato "Pro chiesa" composto da 32 membri, a presiedere il quale venne nominato l'ing. Luigi Noblew, direttore delle miniere. Nel 1937 don Beverino Vitali dalla parrocchia di Nese, ma curato a Corno all'epoca della ricostruzione della chiesa, così scrisse dell'ing. Noble: "Si deve esser grati alla Divina Provvidenza, se nella disgrazia toccata a Corno per la sua chiesa, ha fatto trovare a capo della loca- le ditta Vieille Montagne una persona tanto degna e benemerita cjual è l'ill.moSig.ìng.Cav. Luigi Noble. Chi può dire di lui degnamente? Non io di certo. Chiamato dal Prevosto, rispose pronta- Un gruppo di operai mente all'appello, e gli si mise a fianco prendendosi veramente a cuore l'opera della chiesa; e ac- ripreso davanti cettò, nonostante le preoccupazioni e il lavoro ingente della Ditta, di presiedere il comitato, por- alla stazione tando in esso, tutta la sua influenza, prudenza e perizia tecnica. Non fu certo per lui un lavoro in- della teleferica per il trasporto differente. E chi potrà calcolare il contributo materiale e morale "prò chiesa di Corno"? Fu per de! materiale mezzo e merito suo se la ditta con nobile sacrificio contribuì con una cospicua somma (83.000, ot- per la costruzione tantatremila) oltre alle offerte personali. Fu ancora per merito e concessione sua se si è potuta fare della nuova chiesa parrocchiale la trattenuta agli operai. Chi poi volesse vedere la contabilità della chiesa resterebbe sorpreso nel di Corna vedervi tanta precisione scrupolosa. Ebbene fu lui che volle personalmente sobbarcarsi a questo la- voro, e credo che mai nessuna chiesa non abbia mai avuto una contabilità così perfetta. Quante difficoltà su- perate, contrarietà vinte per la sua delicatezza e nobiltà d'animo non comune. Ben giustamente il Rev.mo Prevosto ripeteva sovente e ripete tutt'ora: senza l'ing, Cav. Noble la chiesa non si sarebbe fatta. Ed è pura verità. Corno quindi gli deve essere riconoscente in sommo grado: e il suo nome con quello della Ditta che rappresenta deve essere ricordato ai m posteri a perenne riconoscenza. A i questo punto mi spiace notare che nessuno fin'ora di quei di Corno gli ha dato pubblicamente riconoscen- za. Quella riconoscenza, o meglio, quel premio che non ha avuto dagli uomini lo riceverà da Colui che i me- riti ricompensa al centoper uno". "" L'ing. Luigi Noble era nato a Torino nel 1878. Prima di abitare a Campello di Como, dove vi era immigrato con la famiglia il 1 luglio 1922, aveva vissuto per alcuni anni a Parre. Nel 1929, a 51 anni, aveva 26 anni di ser- vizio presso la società "Vieille Montagne"
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