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LE CHIESE DI GORN0/8 -----------------------, [ La Chiesa Parrocchiale attuale La comunità cristiana di Gorno impegnandosi nella onerosa impresa della costruzione di una nuova chiesa parrocchiale seppe manifestare chia- ramente la propria presenza ed identità. I modi e le forme della presenza della Chiesa in una realtà locale possono evidentemente essere diversi, ma realizzare un nuovo edificio destinato al culto vuol dire affermare concretamente che l'esperien- za cristiana non può non generare una presenza fisica nel mondo, nella storia, nella comunità. Ta- le presenza risulta essere simbolo visibile e per- manente della verità centrale della fede cristiana: l'incarnazione. Edificare una nuova chiesa significa capacità per una comunità di porre in essere un gesto con- creto di apertura oltre i bisogni immediati, capa- cità di indirizzare i propri sforzi e le proprie fati- che verso un luogo simbolico che possa costituire un segno importante per dare consistenza ai pro- pri desideri spirituali e religiosi. La realizzazione La facciata della Chiesa Parrocchiale dopo la re- della nuova parrocchiale di Gorno rappresentò cente ritinteggiatura. appunto tutto questo: fu il risultato di un impe- zione del 19/ 6/ 1930). La spesa globale per l'edi- gno solidale dell'intera comunità cristiana capa- ce di superare difficoltà ed ostacoli d'ogni genere ficazione ammontò alla fine a L. 504.265,05 (400 per dare forma visibile alla propria fede e spiri- milioni attuali) fra cui L. 33.193 (26 milioni) per la demolizione della vecchia chiesa, L. 151.000 tualità. Basti ricordare che le operaie di Gorno occupate (120 milioni) per i lavori in muratura da parte presso lo stabilimento «De Angeli-Prua» di Pon- dell'impresa Brozzoni, L. 58.119 (46 milioni) per te Nossa decisero di contribuire alla costruzione i lavori in economia, L. 119.330 (95 milioni) per (mediante trattenute effettuate sulla busta paga) il materiale edile. con la somma di L. 76.000 (circa 60 milioni di Dal punto di vista architettonico la chiesa par- oggi), mentre i minatori della «Vieille Montagne» rocchiale attuale si presenta a tre navate separate aderirono ad una proposta del parroco offrendo tra loro da sei colonne trabeate: la navata centra- il valore pari ad 1/3 di una giornata lavorativa al le si sopraeleva rispetto alle laterali ed è coperta mese, per un totale di L. 58.000 (circa 46 milioni da soffitto a volta di botte; la luce proviene alle di oggi); non bisogna pure dimenticare che la co- navate laterali da tre finestroni ed alla centrale da struzione avvenne in un periodo non particolar- quattro tondi per lato. L'arco trionfale limita il mente felice per l'occupazione in Val del Riso: a presbiterio che risulta sopraelevato di 5 gradini ed causa dello svilimento del prezzo dei metalli sui è illuminato da una soffittatura a vetri con raffi- mercati internazionali le miniere rimasero chiuse gurati simboli diversi. All'esterno, sulla facciata per ben due anni (dal luglio del1931 all'agosto del si trova ancora in opera il portale della vecchia 1933). chiesa in pietra scolpita, sagomata nel fregio con Non mancò neppure il contributo delle casalin- la scritta: «Templum dei divo Martino epispo di- ghe, attraverso l'offerta delle uova domenicali che catum»; sul cornicione della facciata stessa sono fruttò L. 40.000 (32 milioni di oggi). Altre som- collocate invece le statue dei santi Martino, Va- me giunsero da parte di parecchi benefattori, men- lerio e Renato, opere fantoniane pure provenien- tre il Comune contribuì mediante l'offerta di «un ti dalla vecchia chiesa. buon quantitativo di piante resinose» (delibera- Oltre all'accesso centrale, la chiesa dispone di 19