Page 11 - 1988 N.6-7 GIUGNO, LUGLIO
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però non era stato così totale e ci assicurasse che questo inter- to l'appartamento sopra la casa completo come quello attuale. vento non era necessario, il co- del custode per il Sacerdote esti- Infatti attualmente si è rimos- mitato pro santuario ha preferito vo. Si tratta di una mansarda so il coro dalla sua sede, lo si è avere una sicurezza in più. Que- molto bella con vista su tutta la scomposto in 9 pezzi, lo si è trat- sto darà modo di avere anche un vallata predisposta con bagno, tato con antitarlo e con vernici marciapiedi attorno al Santuario doccia, acqua calda e fredda ed consolidanti che a quei tempi e alla casa. Perché l'intercapedi- eventuale riscaldamento. Per non esistevano. ne preserverà il Santuario l'arredamento intanto ci accon- Un grazie al Signor Carlo Lei- dall'umidità e verrà ricoperta tenteremo di qualche mobile che di che lo ha restaurato. con blocchi di pietra dello stesso ci donerà la gente di Oneta. Cer- Il primo maggio al Santuario colore e qualità degli stipiti delle to abbiamo fatto trenta, ma non abbiamo ammirato anche un'al- porte e finestre del Santuario. trentuno cioè mancherebbe an- tra opera quasi terminata: l'in- Anche parte dell'acqua piovana cora la messa a nuovo della sa- tercapedine esterna delle pareti che scendeva liberamente sulla grestia del Santuario. Nord e Ovest del Santuario. No- piazza dalle grondaie è stata in- Però adesso ci fermiamo per nostante la ditta deumidificatrice canalata. Infine è stato termina- tirare il fiato e pagare le spese. IL MUSEO Forse non tutti a Oneta sa- pranno che in una stanza a pian terreno della casa parrocchiale, è stato allestito un museo delle an- tichità del paese. Il signor Epis Franco con grande pazienza e amore ha messo assieme, duran- te quasi due anni, questo museo che, sebbene ancora piccolo, è un omaggio e un ricordo che gli abitanti di Oneta lascieranno ai posteri per testimoniare la loro vita e i loro costumi. Racimolando qua e là, presso diverse persone del paese, si sono potuti riunire più di un centinaio di pezzi. Certamente tanti cimeli del passato sono andati perduti o buttati, o semplicemente venduti getti di lavoro per ricordare la vi- allargata alla vita del contadino e negli anni passati, si tratta ora di ta e il duro sacrificio della minie- del boscaiolo e di conseguenza salvare quello che rimane. ra, vissuto dai nostri minatori. anche ai loro attrezzi di lavoro. Per questo si è cercato di racimo- In quei tempi le attrezzature era- Si è partiti con l'idea di salvare lare innanzitutto tutti gli attrezzi no tutte manuali, ora la maggior qualcosa degli attrezzi da mina- da minatore perché anche i no- parte sono mosse a motore. Nel tore che si usavano una volta e in stri giovani possano rendersi museo si possono ammirare dei parte si usano ancora nelle mi- conto della fatica dei loro padri e pezzi caratteristici: la ZANGO- niere. degli attrezzi necessari al lavoro LA (pertàcc), l'ARCOLAIO Doveva essere un museo di og- in epoche passate. L'idea poi si è (carlì), una testa di angioletto ri- 11