Page 36 - N°10 ottobre1978
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PASSERELLA DI VANITA' di Claudio Sorgi Ho visto un programma televisi- genza o del cuore non aveva nessu- disegno di Dio su di me, perché la vo sul concorso per Miss Italia. Non na importanza. Anzi, meno c'erano mia vita non sia uno spreco, bensì credevo ai miei occhi. Sembrava qualità morali e meglio era. perché perché essa sia ben potata per dare proprio una di quelle storie che si la cosa faceva meno schifo . buoni frutti... per diffondere l'An- vedono al cinema. C'erano ragazze Ho pensato ancora: chi ha il di- nuncio agli uomini... Nel mio la- dai quattordici anni in su (qualcu- ritto di ridurre così delle creature, voro sarò come una piastrina di na ne aveva anche meno, ma pare figlie di Dio, corpi santificati dal un mosaico, con Dio nel cuore, per- che abbia falsificato l'età). C'erano battesimo, destinati alla risurrezio- ché è il Creatore ». alunne di terza media e studentesse ne? Una ragazza di Piacenza, 28 an- di medicina o di giurisprudenza. Ma ecco che proprio in questi ni: « ...Non è difficile scorgere il Imparavano ad ancheggiare sulla giorni mi sono giunte molte lettere segreto deH'uomo spirituale, ma ciò passerella, rispondevano a domande e, tra queste, alcune di ragazze del- che socialmente è rilevante è l'eser- cretine della commissione giudica- la stessa età di quelle del concorso cizio della gratuità, del servizio^ l'a- trice e, non richieste dalla medesi- di Miss Italia e dei cortei femmi- more per i fratelli in difficoltà, di- ma, si esibivano in passi di danza nisti. Questa volta voglio utilizzar- mensioni che, poste in alternativa allucinanti. Le madri — anche le per comunicare a voi lettori quel- al potere, emergono come segni e qualche padre — mostravano orgo- le idee che aveva in mente e che sacramenti del Regno ». Ne avrei gliose la propria « bambina ». che non riuscivo a tradurre in parole. altre di lettere, ma invece non ho era bella, intelligente, sapeva reci- Una ragazza sarda, 14 anni : più spazio. Che cosa posso aggiun- tare (la balbuzie doveva essere con- « Vorrei che lei mi aiutasse, don gere? siderata un particolare trascurabile) Claudio a corrispondere con perso- Io credo che queste ragazze vo- e certamente avrebbe fatto fortuna ne che stanno in carcere, con dro- gliano un gran bene alle loro com- nella vita. Già il fatto di poter par- gati, handicappati, famiglie povere. pagne che ancheggiano sulla passe- tecipare al concorso veniva conside- Sarò felice quando saprò di essere rella pensando di conquistare la vi- rato un colpo di fortuna, un segno utile a qualcuno. Per questo amo la ta e il mondo. E' naturale, giacché di riscossa sociale, dì talento. Che vita... Voglio soffrire assieme agli non solo esse vedono la propria vita cosa desideravano le madri per que- altri, voglio scoprire la testimonian- in funzione di « servizio » e di a- ste figlie? Quello che non avevano za di Cristo soffrendo con gli altri... more, ma le loro preferenze vanno avuto loro: esperienza, ricchezza, Voglio gridare che la vita è bella, soprattutto ai poveri e ai più sfortu- successo. A qualunque costo, natu- e per tutti coloro che soffrono c'è nati e io credo che non ci sia peg- ralmente. Infatti una « veterana » una speranza... Spero tanto che lei gior sfortuna di quella che capita a spiegava che i concorsi di quel ge- capisca che la famiglia per me so- chi non ha capito nulla della vita e nere sono sempre truccati e che un no i fratelli che hanno bisogno di di se stesso. personaggio influente può far vin- me. Amo anche la mia famiglia, Ma pensando alle une e alle al- cere chi vuole, puntando su com- cioè mio padre, mia madre ecc. Ma tre, mi sento la voglia di mandare pensi « in natura ». la mia vera famiglia sarà di stare un messaggio urgente al Padre co- Guardavo le facce di quelle bam- con gli altri e camminare nella via mune per tutte queste mie sorelle: bine e pensavo: ma possibile che di Cristo ». « Signore, cambia la testa alle ra- nessuno le fermi, possibile che nes- Una ragazza di Treviso, 15 anni, gazze della passerella e conservala suno spieghi loro l'affinità tra quel- va a scuola e lavora: «... Da que- invece alle ragazze delle lettere. So- lo che stanno facendo loro e il mer- sto esame di coscienza scopro i miei no tute buone, sono tutte figlie cato delle vacche che si vede in cer- difetti sforzandomi sempre di mi- tue. Fa come quel tuo pastore di ti paesi della Valle Padana? La co- gliorare, perché Dio vuole che non cui raccontavi un giorno. Riporta a sa più importante poi erano le mi- viva più per me stessa, ma portando casa le ragazze dal mercato, senza sure: misure anatomiche, misure pesi degli altri... con la chiarezza e trascurare le altre ». del bikini. La misura dell' intelli- la sicurezza, per capire meglio il (rid. da « Avvenire »)