Page 15 - N°10 ottobre 1977
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CHIGNOLO Estate Chignolese 1977 Nel paese c'è calma e tranquillità fin troppo sfiora la monotonia e la noia. Noi giovani sen- tiamo l'esigenza di dare un po' di vita, ci radu- niamo in un piccolo gruppo e subito comincia- mo a proporre quali attività sono possibili fare. Tutte le idee proposte sono prese in considera- zione. Don Vincenzo scrive, scrive, scrive: gara a bocce, gara di palla elastica, concorso di pit- tura, cuccagna con giochi vari, pesca di benefi- cenza, concerto, fuochi d'artificio, sagra del paese. Il programma è vasto e al primo momen- to ci sorge una domanda: "Ce la faremo?". Sia- bito stabiliamo il da farsi. Steso il calendario ci mo in pochi, ma la volontà non ci manca e su- organizziamo in équipe col compito di provve- dere alla buona riuscita delle varie attività. Il primo appuntamento è la gara di bocce. Fervono i preparativi, abbondano i premi e il paese si anima. Trentadue iscritti pronti al sor- teggio. Si aspetta con ansia la domenica matti- na, alcuni di noi alle cinque del mattino sono sul terrazzo per scrutare il tempo: piove! Tutto sembra compromesso, alle sette piove ancora, ci guardiamo in faccia e nessuno parla. Tanta at- tesa, tanto entusiasmo, tanti preparativi in fu- mo: non ci voleva. Alle otto smette di piovere e uno spiraglio di sole sembra infonderci corag- gio. Nonostante il ciclo ancora grigio decidiamo di iniziare. Ognuno di noi si impegna ad andare ad avvisare i giocatori che la gara si fa ugual- mente. Nel giro di mezzora si comincia già a giocare e il morale è alto. Man mano che la ga- ra si inoltra aumenta l'entusiasmo: chi parteg- gia per uno, chi per l'altro, però non c'è tifo, ma molta amicizia. La finale, ricca di suspance, tutto il paese è presente al gioco comprese le Campo adibito alle gare di bocce nonne e le mamme coi bimbi in braccio: grande xv