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S. ANT0NIO ABATE - A CANTONI D’ONETA “ L’epifania tutte le feste si porta via”. Questo motto popolare ricorda a tutti una situazione reale;dopo l’epifania riprendono tutte le atti- vità scolastiche e lavorative. A Cantoni d’Oneta però è con- cessa una piccola proroga. S. Antonio Abate, che quest’an- no cadeva di domenica, chiude in modo simbolico le festività nata- lizie nella realtà di una comunità che si ritrova in occasione delle celebrazioni per il Santo Patrono. Debitamente organizzata, come da tradizione , la chiesa di Can- toni d’Oneta ha accolto i fedeli addobbata con il miglior gusto estetico, così come la statua di Sant’ Antonio abbellita da pregiate rose “Vendela” di un delicato color avorio. Il coro di Oneta ha accompagnato il rito religioso . Celebranti della S. Messa sono stati Don Pasquale Pezzoli ,Rettore del Seminario Diocesano, don Giambattista, Parroco titolare della Parrocchia,il Curato Don Alex, e Don Vincenzo ex Parroco di Cantoni. Don Pezzoli ha tenuto un’omelia ricca di profondi spunti di rifessione in merito alla giornata delle vocazioni e alla fgura del S. Patrono S. Antonio Abate. L a prima di queste rifessioni riguarda la disponibilità del “cuore”; rifessione che rievoca la scelta dell’Abate Antonio a ritirarsi in preghiera nel deserto e la moltitudine di persone che si recarono dal Santo per ottenere ‘ il verbo’; ossia una parola di conforto e sostegno. Quanto richiesto è realizzabile unicamente grazie alla disponibilità di accogliere e ascoltare gli altri. L’omelia in seguito ha affrontato il tema della perseveranza; comportamento che si concretizza in una condotta abituale protesa a diffondere il bene in ogni luogo e in ogni circostanza. Un’ altra grande virtù che ha caratterizzato Sant’Antonio è la dedizione ed i fedeli che vogliono seguire il suo esempio devono operare il bene nel luogo in cui vivono e lavorano, anche se molti ritengono che ciò sia pos- sibile solo in circostanze ideali. La successiva processione, preceduta dalla Banda di Oltre il Colle, ha rappresentato un momento di intensa partecipazione religiosa, come i successivi “bacio” della reliquia del Santo e il rituale ri- tiro di pane e sale benedetto. Nell’Oratorio e sulla piazza altri momenti di festa e di gioia; che sono iniziati con il risto- ro assai gradito dai convenuti, considerata la temperatura piuttosto rigida,in particolare con la distribuzione del ‘vin brulé’, a cui è seguita la vendita dei prodotti locali e l’estra- zione dei numeri di una ricca lotteria. Così si è vissuta una bella giornata di festa per la comunità di Cantoni d’Oneta, e non solo. A.M.R. 15
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