Page 10 - N.114 MARZO 2005
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AO PROBLEMI OPINIONI FATTI GRUPPO MISSIONARIO gni tanto qualche bella notizia nostante tutta la gente che vede, nes- O anche dalle missioni. sunoèdispostoadaiutarti se sei in un Tra queste in particolare la nomi- pericolo simile. Abbiamo fatto an- na a vescovo della diocesi di Man- cheunagiornataaRiodeJaneirodo- gochi, in Malawi, di Padre Luciano ve abbiamo fatto il bagno nell' ocea- Nervi, confratello montfortano di P. no sotto lo sguardo perplesso dei BrunoEpis. brasiliani perché lì era inverno e per Padre Luciano, già missionario in le loro abitudini faceva freddo anche Malawi, era attualmente direttore se per noi faceva caldo!! dell' ApostolodiMaria,larivistadei Oltre alle favelas (sempre viste da padri montfortani, noi lo ricordia- lontano, la zia ci ha portato in un bai- mo per la sua presenza nelle celebra- diversa dalla nostra in quanto ci so- ro: il Bairo do C armo. Il bairo è si mi- zioni eucaristiche ad Oneta in occa- no dei grattacieli altissimi! Mia zia le alle favelas ma dove le persone sione di speciali solennità. A segui- vive in unaMariapolis, una specie di stanno meglio, o forse è il caso di di- to di questo nuovo incarico, affida- piccola cittadella, in periferia e per re meno peggio, ed è anche più sicu- tagli dal Papa, porgiamo a Lui i no- arrivarci abbiamo dovuto attraver- ro: lì, negli ultimi anni, il livello di stri calorosi auguri di un fecondo sare l'intera città. Arrivate alla ca- criminalità si è abbassato anche gra- apostolato e assicuriamo la nostra setta ci ha presentate alle donne che zie all'aiuto dei volontari del m o vi- preghiera alla Vergine del Frassino. vivono con lei e ci ha mostrato la sua mento che stanno aiutando a co- Un'altra cosa di cui gioire è senti- stanza che per l'occasione era di- struire case e a dare posti di lavoro. re che i giovani raccontano espe- ventata anche la nostra. Quel giorno Durante il tragitto in macchina la zia rienze vissute a contatto della realtà ci siamo riposate e abbiamo cono- ci ha parlato della storia del villag- missionaria: abbiamo chiesto a Ve- sciuto un po' la cittadella, ma già dal gio: quando arrivarono, i portoghesi ronicadi raccontarci la sua e, nelrin- secondo giorno la zia ci ha messo a conquistarono la zona e ridussero in graziarla per la condivisione, natu- "lavorare". Lei lavora in un grande schiavitù gran parte della popola- ralmente la proponiamo anche a voi. panificio che le permette di aiutare i zione. Dopo l'abolizione della giovani brasiliani che vogliono co- schiavitù una signora distribuì tan- Gr. Missionario di Oneta tissime terre senza però lasciare al- noscere il movimento e impegnarsi per gli altri. Ogni tanto siamo anda- cun documento scritto e così i ricchi ESPERIENZA te a fare dei giri turistici in città e non proprietari terrieri si sono appro- IN ... BRASILE credevamo ai nostri occhi! da una priati di queste terre lasciando agli schiavi soltanto il piccolo territorio parte grattacieli ricchissimi e che oggi costituisce il Bairo do Car- Nel luglio dell'anno passato io e dall'altra le favelas: vere e proprie mo. mia cugina Alice siamo state un me- città di lamiere e cartone dove vivo- Arrivati al villaggio la zia ci ha seinBrasileaSanPaolodallanostra no i più poveri e la zia ci ha spiegato mostrato il centro dove le donne fan- zia Adriana, missionaria come suo- che sono molto pericolose. Un a vol- no il pane che poi viene distribuito e ra laica nell'ordine delle focolarine. ta nella piazza centrale abbiamo vi- fuori, nel prato c'erano dei bambini Siamo partite da Mal pensa e dopo sto dei bambini che sniffavanocolla. che stavano giocando al pallone e quasi undici ore d'aereo abbiamo La zia aveva sempre fretta di portar- degli uomini montavano una specie iniziato a vedere le prime luci della ci via prima che facesse buio perché di tendone per la festa del patrono. città brasiliana ... una cosa spettaco- c'è il rischio di un assalto anche Inoltre siamo andate alla casa di una lare! La città è grandissima e molto mentre sei in coda sulla strada e no- 10