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BENVENUTO DON FEDERICO NELLA VALLE DEL RISO “Il prete uomo di comunione” , così recitava lo striscione posto all’ingresso della Valle : quale migliore augurio per accogliere il nuovo pastore, don Federico Chiappini, nativo di Urgnano, che sabato 8 ottobre è diventato Parroco dell’Unità Pastorale delle quattro Parrocchie della Val del Riso. Accompagnato dalla pianura ( precisamente da Romano di Lombardia dove era Vicario parrocchiale ) alla montagna, da uno stuolo di ex parrocchiani ,familiari ed amici è stato uficialmente accolto dalle autorità civili sul sagrato della chiesa di Gorno : mentre i sindaci di Gorno e Oneta hanno cominciato ad introdurlo all’interno della realtà locale , quello di Romano lo ha per così dire afidato alle nuove comunità ricordando la grande valenza del parroco nel testimoniare gli insegnamenti del Vangelo nella quotidianità. Non appena varcata la soglia della chiesa ha avuto inizio la celebrazione religiosa con i riti che ricordano ai fedeli e al nuovo parroco i tre ministeri che il Pastore è chiamato a svolgere e cioè il ministero di insegnare ,di santiicare con i sacramenti e di guidare il Popolo di Dio nella via della fede. Una celebrazione dunque ricca di gesti come il bacio del Crociisso ,la consegna del Lezionario, la Professione di fede, la irma del Verbale ,la consegna delle chiavi delle chiese parrocchiali. La presenza di una ventina di sacerdoti ha ancor più solennizzato l’evento: nativi di Gorno, parroci delle comunità viciniori e di Romano, parroci che negli anni hanno svolto il loro ministero in Valle, il parroco uscente don Giambattista Zucchelli, il cerimoniere don Alessandro ,il vicario episcopale don Mauro Bassanelli e il delegato Vescovile Monsignor Lino Casati che ha presieduto la prima parte della celebrazione. La parrocchiale di Gorno era gremita di gente : i gruppi e le associazioni con i loro labari, Alpini con i gagliardetti, la corale di Gorno che per l’occasione si è esibita cantando insieme al popolo. Da ultimo i rappresentanti delle quattro parrocchie hanno voluto tracciare a brevi linee la realtà della vallata sottolineando i punti di forza ma anche le debolezze e le fatiche che inevitabilmente caratterizzano l’Unità Pastorale. Da qui un generoso impegno nel voler collaborare e sostenere il nuovo Pastore. Le parole lette alla consegna della bacchetta d’argento regalata al parroco a ine celebrazione hanno voluto proprio sottolineare ciò: “ Le nostre quattro comunità parrocchiali sono come una grande orchestra nella quale ci sono molteplici strumenti. Ogni orchestra ha bisogno di un direttore che dia l’attacco giusto ,che segni le pause, che inviti tutti gli strumenti ,nella loro diversità, a suonare la stessa melodia, per raggiungere la giusta armonia. Desideriamo farti dono di una bacchetta d’argento afinchè ogni giorno tu possa aiutarci a ritmare la nostra vita sulle note di quella partitura che è il Vangelo di Gesù, per riuscire a creare quell’armonia che si chiama fraternità”. Con questo auspicio si è così conclusa la celebrazione eucaristica ed ora, consapevoli come diceva il santo curato d’Ars , patrono dei parroci, che “Un buon pastore, un pastore secondo il cuore di Dio, è il più grande tesoro che il buon Dio possa accordare ad una parrocchia” non ci resta che afidarci a Dio e a Maria perché ci aiutino a costruire insieme autentiche comunità di fede e di amore. Monica Borlini 3