Page 29 - N.149 DICEMBRE 2013
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stra il Gesù flagellato ai Giudei e dice "Ecce Homo". Dice la verità. Fa ve- dere l'uomo nella sua nudità e debo- lezza, ma allo stesso tempo mostra il modello, il Dio che c'è nell'uomo. Penso che la catechesi debba annun- ciare questo modello, debba aiutarci a capirlo, a farlo nostro. Ari cardarci che siamo figli di Dio, tutti. Ai bambi- ni di otto anni e agli uomini di trenta, di sessanta. Che siamo fatti a immagi- ne e somiglianza di Dio. Pur con tutte le nostre ferite, i nostri dolori, i nostri sbagli. Scuola e catechesi. Si sovrappon- gono? Assolutamente no. Secondo me è necessario più coordinamento, più attenzione l 'una verso l 'altra. La scuola è luogo di cultura, oltre che di educazione! Uso un 'immagine, per farmi capire, quella del seminatore. La scuola è il seminatore che pre- para il "terreno": lo dissoda, lo ara, Venerdì 11 ottobre 2013 Bibbia riserva loro la qualifica di ric- lo concima, lo irriga. Ora è pronto abbiamo festeggiato, con i nostri chi in saggezza, maestri di vita, testi- ad accogliere il seme. La parrocchia, amici della scuola primaria, "il moni della tradizione della fede e per- che si prende cura della mia fede, giorno dei nonni" e puntuali sono ar- sone piene del timor di Dio ... " getta il seme della Parola di Dio ... Il rivati quasi tutti a far festa con i loro Grazie alla vivacità e all'allegria Signore lo fa crescere. nipotini. dei bambini abbiamo visto sui loro Mostrare rispetto e affetto ai nostri volti un grande sorriso e gli occhi lu- E la catechesi degli adulti? nonni è qualcosa di molto importante cidi segno di emozione e di gioia. Non possiamo trasmettere quello che noi speriamo di coltivare e far cre- A causa del brutto tempo non ab- che non abbiamo. Gli adulti devono scere nei bambini anche attraverso biamo potuto fare insieme la marcia fo rmarsi, mettersi in discussione, questa giornata di festa trascorsa in- della pace programmata, ma insieme aprirsi al Vangelo, all'annuncio. Al- sieme. abbiamo riflettuto sul desiderio di pa- trimenti cosa possono trasmettere ai I nonni sono una ricchezza incalco- ce sperando che ognuno possa co- loro figli? Spesso la conoscenza di labile nella vita di ognuno di noi, so- struire armonia e serenità nella pro- Cristo, del Vangelo è rimasta allo no l'enciclopedia dei ricordi, sono un pria famiglia e nel proprio paese ed stato infantile, è necessario allora ri- pozzo di attenzioni, di premure; ab- essere strumento di pace capace di aprire le porte, ricominciare a dialo- biamo voluto così che fossero loro i trasmettere la speranza in un mondo gare, a leggere il Vangelo, a confron- protagonisti di questa giornata. più giusto. tarsi partendo dalla vita e dalle espe- Sono tenerissime le parole che pa- I bambini della rienze. Talvolta l'ignoranza ci allon- pa Benedetto dedica ai nonni: "La scuola dell'infanzia di Oneta tana dalla fede, ce la fa considerare una favoletta. Altre volte ci porta a forme di superstizione, a scambiare la fede per una serie di atti di devozione e basta. Ma la fede è tanto altro. E' la consapevolezza che Dio è in ciascuno di noi, che il bene che facciamo non resta quaggiù, ma va al di là, ha un le- game con la vita eterna. La vita eterna che è già qui, da qualche parte, dentro di noi. Noi crediamo nella vita eterna. E questo è molto importante, perché la Vita eterna illumina il no- stro presente. Se sappiamo dove siamo diretti, qual è il fine della no- stra vita, ci assumiamo anche la re- sponsabilità del nostro stile di vita.