Page 3 - 1998 N.4 DICEMBRE
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NATALE: IL REGALO DI UN BAMBINO iamo al centro della realtà, Sla dove Dio si fa uomo e ·uom o è avvolto da Dio. È il ·stero dei misteri, il regalo 'ei regali, l'essenziale dell'es- enziale: il mistero dell'incar- nazione di Dio annunciato dai profeti, confessato dai primi cristiani, raccontato e medi- tato dai compagni di Gesù. Ma come è difficile stare in quella semplicità abissale dove umano e divino non sono più separabili! Dio viene nel mondo come un bambino per- ché così si comincia a essere uomini. Ma perché proprio il bam- bino riesce a significare la gra- zia dell'incarnazione? La vita umana è ricordare, accumu- lare esperienze, assumere ini- ziative, affrontare ostacoli, lot- tare. Ma il livello più profondo del vivere è quello nel quale la \ita sgorga come un regalo e arriva come una grazia più rande della vita stessa. E il bambino è impareggiabile in questo: lui gioisce per i regali, si lascia soprendere da tutto ciò che incontra come se fosse t.ato preparato per lui; è so- prattutto nel suo sguardo che r eimpariamo a leggere il ondo come dono, l'esistenza come regalo e tutto come creazione di qualcuno che ci vuole bene. ·o accolto in maniera giusta, cioè dalla fede, aiuta l'uomo e la donna a di- -n=nt.are padre e madre giusti: Maria e Giuseppe, anche se in modo straordinario, o padre e madre giusti, che ricevono cioè la vita della fede. La loro incondi- z:io::mt.a disponibilità ad accogliere il regalo di Dio rende possibile fra gli uomini "ò c e è possibile solo a Dio. E il modo di vivere nella casa di Nazareth diventa uo6o do\e ogni famiglia del mondo entra per imparare la fede che serve per co- . e a ' era casa. Don Vincenzo 3
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