Page 40 - N°12 dicembre 1980
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A, S* ** '•*"$»* u» ~ W" ** Jf **j» > '^j* Dopo la missione Carissimi, ben volentieri accolgo l'invito del vostro par- roco per essere ancora con voi a perseverare in quel cammino di fede, di vita cristiana autentica che è stata per noi la Missione. Ascoltando e approfondendo la Parola del Si- gnore, sempre attuale, inesauribile, abbiamo ca- pito che la fede cristiana è il valore più alto; essa sola infatti da una risposta agli interrogativi a volte drammatici e angosciosi della nostra esi- stenza. Toccherà a noi ora non sganciarci dalla Paro- la di Dio per rendere sempre più personale e ag- giornata la nostra fede; solo così potremo essere in grado di resistere all'assalto che la mentalità corrente, permissiva e materialistica, quotidia- namente fa soprattutto contro la nostra gioven- questi pensieri, e insieme vi auguriamo un Santo tù. Natale e un felice anno nuovo. Bisogna avere il coraggio, la forza nel vivere Ricordateci al Signore. coerentemente la nostra fede ad ogni livello, personale, familiare, comunitario. Questa forza Don Gianni Pesenti ce la comunica Cristo stesso donandoci il suo Preti del S. Cuore - Bergamo Spirito. La Missione, infatti, ci ha confermato come Gesù non solo ci offre la sua Parola, ma sempre è con noi, cammina con noi. Anche la La missione vista dagli alunni solennità del Natale è uno dei tanti segni della sua presenza, nella Chiesa, nella famiglia, nella delle scuole elementari vita. L'augurio più sincero che vi rivolgo è che tut- Nel nostro paese, per dieci giorni, abbiamo to ciò si realizzi soprattutto nella vostra fami- assistito e partecipato alle missioni, che da di- glia: «chiesa domestica», perché come ha affer- ciotto anni non si svolgevano più nella nostra mato recentemente il Papa: l'evangelizzazione, comunità. la salvezza, la fede per le generazioni che ver- All'inizio noi ragazzi eravamo curiosi di sape- ranno dipende in gran parte dalla famiglia: re come si sarebbero svolte: l'incontro con i mis- «chiesa domestica». sionari, il dialogo, le filmine, la partecipazione È spontaneo, anzi doveroso soprattutto per della comunità. me, essere riconoscente a tutti, dal vostro parro- Abbiamo subito partecipato al momento di co fino a Matteo: l'ultimo nato, e in particolare incontro dedicato a noi: don Meroni ci ha spie- a quelli che di persona hanno collaborato diret- gato l'amicizia con Dio e con gli uomini. tamente alla buona riuscita della Missione. La nostra amicizia con Dio si manifesta attra- Con me, don Giovanni Meroni, sottoscrive verso la lettura del Vangelo, le preghiere, la par-
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