Page 44 - N°12 dicembre 1979
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questo non è sufficente alla vostra formazione Dal Kenia la gratitudine intellettuale e morale. degli studenti della missione Dovunque vado, Bergamo, Milano, Varese, sono i giovani che mi invitano, sono i giovani che vogliono aprire, ampliare le loro vedute. Io Nell'agosto del 1971 don Giacomo Pesenti fa- mi domando «Possibile che la gioventù di Chi- ceva il suo primo viaggio in Est Africa, nel Ken- gnolo, con tutto quello che vede e sente, non ab- ya. Non era uno dei suoi soliti viaggi: voleva ve- bia mai nessun problema; nessuna crisi, non ve- dere dove e come si svolgeva il lavoro missiona- da i problemi del mondo? Cercate di aprirvi ai rio, voleva vedere il suo parrocchiano padre grandi problemi dell'umanità, e capirete meglio, Giuseppe, missionario in Kenya. con più oggettività, i problemi di casa. Io ai Da tempo si era impegnato ad aiutare le mis- miei cristiani neri non chiedo mai: Tu cosa ne sioni, ma quel viaggio fu la scoperta di un nuo- dici? ma chiedo prima «Tu, che cosa hai fat- vo mondo, di una gente che si doveva amare. to?». Se hai fatto qualcosa, puoi dire anche il Tornato in patria cominciò ad organizzare il tuo parere! Cari giovani cercate di unirvi per di- suo lavoro con un nuovo entusiasmo. Nel giu- scutere e nell'unione farete nuovo il vostro pae- gno del 1972 si apriva una nuova missione: Ton- se. ga. Tonga è una località chiusa tra i monti Chiudo ringraziandovi di tutto, e se avrete un Guassi nel distretto di Homa Bay, a circa 8 km. minuto di tempo, sappiate che le vostre lettere dal lago Vittoria. A Tonga c'era tutto da fare: mi saranno di compagnia nella solitudine e nel scuola cadente, chiesa in paglia, niente acqua, silenzio delle mie steppe e tra gli ululati delle ie- molti serpenti, aria buona. Don Pesenti saputo ne. della situazione della nuova Missione, inizia con P. Giuseppe Berlini C.P. impegno nuovo il suo lavoro: scuola, viaggi, la- voro pastorale tutto e solo per la nuova Missio- ne. Non passava mese senza scrivere almeno una volta, voleva sapere come andava, voleva sapere come spedire il raccolto dei suoi lavori. A Tonga c'era il cuore ed il lavoro di don Giacomo. Primo lavoro: ospedale e casa per suore, iniziati e finiti nel 1973, poi una pausa. Il superiore di Tonga viene in Italia per un inter- vento chirurgico: don Giacomo è a sua disposi- zione giorno e notte. Ogni giorno è un viaggio nuovo, un incontro, una cena. Dottori, suore, famiglie tutti aspettano don Giacomo e il mis- sionario. E don Giacomo parla e chiede con ef- ficacia. Risultato: a Tonga si inizia la chiesa, in due anni 1974 - 1975 la chiesa è pronta, è la più grande e moderna della diocesi di Kisii. Ma il più grande problema del territorio erano le scuole. Sui monti e nelle valli, lungo il lago e sulle isole solo il venti per cento di bambini studiava. Le scuole erano poche e cadenti, i maestri mal preparati e molti alcolizzati, le distanze enormi. Mancando l'istruzione, il mercato della don- na, le malattie, l'alcool regnavano. Uno scorcio di Chignolo: la via principale e la Ma don Giacomo a Bergamo non dorme e si piazzetta. inizia la battaglia delle scuole. Superate le neces- XLIV