Page 47 - BOLLETTINO_Aprile 2014
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A cANTONI LE RADICI DELLA NOSTRA GIOIA: LA PASQUA E IL RICORDO DI GIOVANNI XXIII. Nel mese di aprile le comunità cristiane si appresta- erano a lutto, anche se no a vivere grandi avvenimenti! Anzitutto la Pasqua! in modo un po’ diver- L’abbiamo preparata e la stiamo vivendo attraverso so. Subito mia mam- l’itinerario privilegiato della Quaresima. E’ un tempo ma disse: “E’ morto forte che la Chiesa considera come un’occasione pro- il papa!”. Ricordavo pizia per rifettere sul dovere di testimonianza cristiana che domenica a Messa nel campo della carità. Come ogni anno, il Papa, oltre don Zoppetti ci aveva ad una rifessione spirituale, ci ha offerto alcune ap- detto che il Papa era plicazioni concrete da vivere nelle nostre parrocchie. in agonia. Allora da Nel messaggio di quest’anno vi è un’attenzione tutta noi non c’erano tele- particolare rivolta ai poveri. Papa Francesco propo- visioni nelle case e le ne di praticare l’elemosina che costa, quella che non poche notizie le senti- si accontenta del superfuo. Ci esorta a guardare alle vamo alla radio. Per me bambino non vi era niente ricchezze spirituali che ci aiutano a vincere le mise- di particolare, la foto del Papa la vedevo dal parroco rie umane spesso frutto di una mancanza di Dio nella o su qualche raro giornale. Per mia mamma era in- nostra vita. Scrive il Papa: “Se riteniamo di non aver vece importante. Davanti all’edicola della Madonna, bisogno di Dio, che in Cristo ci tende la mano, per- in cima alla mulattiera, subito, con quel tono che non ché pensiamo di bastare a noi stessi, ci incamminiamo ammetteva repliche, mi chiamò e davanti alla cappel- su una via di fallimento. Dio è l’unico che veramente lina iniziò il Rosario. Allora non usava la corona del salva e libera. Il Vangelo è il vero antidoto contro la rosario; era preziosa e la si teneva a casa! Scorreva a miseria spirituale: il cristiano è chiamato a portare in memoria i misteri e per non sbagliare contava le “Ave ogni ambiente che esiste il perdono... ...Il Signore ci Maria”, recitate in latino. “Prima Ave Maria... seconda invita ad essere annunciatori gioiosi di questo messag- Ave Maria...”! Non c’erano sconti: si pregava tutto il gio di misericordia e di speranza”. Rosario! Il giorno dopo, Messa al mattino presto e nel Le parole di Papa Francesco e il fascino che egli susci- pomeriggio niente feno: in Chiesa a pregare il Rosario ta nel mondo di oggi mi fanno guardare a un altro av- e fare la “Benedizione eucaristica” per papa Giovanni. venimento del mese di aprile: il 27, la domenica dopo Ho imparato in quei giorni a scoprire il nostro Papa Pasqua, il Papa proclamerà santi Giovanni XXIII e bergamasco. La sua vita era già diventata, una delle Giovanni Paolo II. La fgura di papa Francesco ha ri- storie da raccontare la sera. I racconti ci facevano sco- svegliato i ricordi del passato legate ai due santi. Mi prire le cose della nostra vita di tutti i giorni. Il Papa piace affdare questi ricordi a voi, perché penso aiuti- Buono veniva dalla campagna e dalla fatica del col- no, in vista della Pasqua a riscoprire quei valori spiri- tivare la terra, apparteneva a una famiglia numerosa, tuali che hanno nutrito la nostra comunità e che hanno voleva bene ai bambini, era stato a trovare la Madon- permesso di vivere con grande gioia e dignità anche na a Loreto, visitava gli ammalati, i carcerati e andava i momenti più diffcili. Non mi soffermo su Giovan- in tutte le parrocchie... Nel nostro piccolo mondo era ni Paolo II il papa degli anni iniziali del sacerdozio. il nostro amico e quando alla radio sentivamo ripete- Vado a papa Giovanni XXIII, il papa bergamasco del- re la famosa storia della carezza del Papa ai bambini la mia infanzia e della giovinezza di tanti di noi rima- vedevamo i nostri genitori, poco abituati alle carezze, sti a Cantoni. Tra le cose appuntate anni fa nei miei diventare radiosi. Quello che abbiamo vissuto allora è ricordi, ho ritrovato il racconto dei giorni della morte stato un grande evento! Ricordarlo, quando i due papi di Giovanni XXIII. Sicuramente altri avranno ricordi saranno proclamati santi, sarà riscoprire quella gioia e anche più belli ma vedo, in questi miei, quei semi del- quelle radici profonde della fede a cui richiama papa la vita spirituale che ci hanno aiutati a crescere. Francesco nella Quaresima. Siamo ricchi del dono di Dio che abbiamo ereditato e questo ci rende forti di Quel lunedì sera avevamo fatto un po’ tardi, insieme fronte a ogni avversità. con mia mamma, giù nel “Ronchel”. Si era incomin- Queste brevi parole sono un invito a riscoprire le ra- ciato a fare il feno e visto il bel sole avevamo raccolto dici profonde della nostra fede e a coltivarle con la e ammucchiato il feno un po’ più tardi per approftta- preghiera, la coerenza di vita, certi della protezione di re il più possibile del sole. Avevamo anche aspettato, chi ci ha preceduto. poi, quelli che venivano a falciare l’erba. Terminate le varie faccende, stavamo salendo la mulattiera; le campane non suonavano la solita “Ave Maria” serale; 47
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