Page 23 - BOLLETTINO_Aprile 2014
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LA CUCINA DI UNA VOLTA Com’era la cucina negli anni ’40 ? L’insegnante di La polenta! Ecco il cibo immancabile in una giornata! scuola elementare di Gorno Mucci Ercolina così la Quasi sempre è ben fatta, salata e cotta a dovere. In descrive nella “Guida del Maestro” datata novembre tempi normali la si accompagna con formaggio sta- 1944. Ricordiamo che siamo ancora in tempo di guer- gionato - formai de furma – come si dice. Ma perché ra. darlo anche ai bambini, nei quali provoca persistenti disturbi all’apparato digerente? Purtroppo qui è in “ A Gorno la cucina è il centro, il cuore della casa, voga il pregiudizio che solo il buon formaggio faccia perché è adibita ad usi molteplici e vari. buon sangue, anche nei vecchi e nei bambini. E’ il primo ambiente della casa Oltre la polenta, è cibo abituale la minestra di latte Vi entro verso le sei di sera. La mamma sta preparan- semplice e sostanziosa. Invece quella di verdura non do una buona minestra di latte. Perciò cucina, vera riesce bene, perché non sa combinare i diversi legumi cucina! In un angolo una bimbetta di pochi mesi pia- con qualche soffritto. La carne è quasi sempre lessata gnucola nella piccola rozza cuna; si è appena sve- e salmistrata. Poche massaie sanno combinare i di- gliata e vuole la mamma: camera da letto, dunque! versi ripieni, stufati e altri modi di cucinare la carne, Al tavolo un ragazzetto sta sudando su dati di un pro- la quale è poi il cibo dei grandi giorni e si consuma blema. Studio, no? Presso la fnestra una gran cesta purtroppo , senza economia. Così non sono rari i casi di indumenti da riparare, qualche volta una rocca col di indigestione dopo i banchetti di nozze. In queste fuso ed un arcolaio: laboratorio quindi! circostanze sono tradizionali i “ canonsei”, ravioli, Inoltre – e s’intende – la cucina è pure sala di ricevi- ben preparati e foraggiati. In essi è poca la verdura e mento e di conversazione: Qui si accolgono gli ospiti, molta, sempre nei tempi normali, la carne suina. si stipulano i contratti, si ragiona sull’andamento del- Mi pare che sarebbe compito delle maestre penetrare la campagna, si conversa sul più e sul meno. amichevolmente in queste cucine, aiutare le mamme Guardando intorno si vedono ben pochi utensili culi- a preparare bene i cibi, suggerire nuovi modi di cuci- nari: qualche mestolo, qualche tegamino, oltre i tra- narli e dare così, incidentalmente, qualche utilissima dizionali indispensabili paioli per la polenta. nozione d’igiene. Forse in tempi migliori, si potrebbe- Questi limitati mezzi da cucina sono prova evidente ro iniziare le alunne di IV^ e V^ all’arte culinaria. Ciò della scarsa attitudine a preparare e variare le vivan- avrebbe pure la sua importanza morale: se la donna de. diverrà più massaia, l’uomo amerà maggiormente la casa e diserterà le odiate osterie”. Il presepio allestito a dicembre 2013 nella chiesa parrocchiale all’altare della Madonna da parte del gruppo delle “taissine”, che rappresentava in parte anche la cucina di una volta, si addice alla descrizione fatta dalla maestra sopra ricordata nel 1944. 23