Page 3 - N.116 OTTOBRE 2005
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UNITÀ PASTORALE DELLA VALLE DEL RISO ~---------------- SETTEMBRE1996-SETTEMBRE2003 ----------------~ hiedendomi una verifica sul zione dei singoli oratori (piuttosto non solo dunque la buona vo- Cservizio svolto in Val del Riso diversi nella impostazione e con- lontà o l'adesione discontinua; come vicario interparrocchiale duzione), raccogliere i malumori •!• unitarietà almeno in alcune (curato) per sette anni, ecco cosa delle persone (ricordo le riunioni manifestazioni e celebrazioni: ne è uscito: prima a Oneta e poi a Gorno con il prevedendo, per esempio, riu- Vescovo ... piena di timori, dubbi, nioni congiunte tra Consigli l. LA REALTÀ INIZIALE domande, incertezze sulla nuova Pastorali Parrocchiali per ma- realtà pastorale). turare le decisioni unitarie; è L'impatto non è stato dei mi- Aggiungo qui un particolare: la necessario creare affiatamento gliori; la decisione di costituire scelta da parte nostra di abitare in- e reale convergenza; una "unità pastorale" non sembra sieme, presso l'oratorio di Gorno •!• intento di'recuperare le priorità essere stata mai messa a tema, né (andando a Oneta per il pranzo), della missione e quindi della dai sacerdoti presenti né, di conse- per attuare ciò che viene chiamata evangelizzazione; guenza, dai laici; l'impressione "vita comune" è stata certamente •!• favorire la vita comune fra il generale è che questa idea sia stata strategica, una opportunità posi- clero: è stata la vita comunita- presa dai superiori (vescovo) sca- tiva sia per far riflettere la gente su ria del clero a creare i primi valcando le persone che compon- !ematiche quali la comunione, modelli di unità pastorali. gono la comunità cristiana. In l 'unità, la concordia, la collabora- realtà il vescovo già parlò ai sacer- zione fra preti e le loro ricadute 3. DAL 1996 AL 2003 doti presenti prima del mio arrivo pratiche e pastorali (più di tante (settembre 1996); non c'era nes- parole e prediche), sia come luogo Alcune considerazioni generali: sun progetto che sostenesse questa di condivisione e sostegno fra noi •!• il metodo utilizzato è stato nuova impostazione. sacerdoti che andavamo ad ini- quello induttivo - sperimen- Dicevo di una certa difficoltà ziare questa "scommessa" e que- tale : nessun progetto sulla iniziale: il territorio presentava ca- sto tentativo dentro la diocesi. carta, preparazione scarsa o ratteri comuni per condizioni so- nulla verso i laici a proposito ciali, ambientali ed economiche, 2. LE "UNITÀ PASTORALI": della nuova impostazione, come pure per fatti, vicende e tra- MA COSA SONO? preoccupazione da parte degli sformazioni che hanno interessato adulti (soprattutto genitori) nei la valle dal dopoguerra in poi; ma Due parole "tecniche" su questi confronti dei figli adolescenti ... tutto questo non poteva e doveva termini credo non siano fuori e così si è partiti per sperimen- giustificare la scelta operata: non luogo prima di proseguire: tare alcune proposte. L' atteg- più 3 parroci, ma due parroci con "Si dicono "unità pastorali" le giamento assunto è stato in- un curato (e già prospettata l'idea forme di collaborazione pastorale nanzitutto quello di una pre- di arrivare ad un parroco e un cu- organica tra parrocchie vicine, senza, un ascolto, uno "stare rato che avrebbero svolto il pro- dello stesso ambito territoriale, in accanto", un condividere e prio servizio su tutta la valle: è la vista di attività pastorali comuni e "perdere" tempo in luoghi anche per iniziare forme di vita in situazione attuale); ciò era lonta- comune tra il clero": questa la de- informali, un "andare incon- namente pensabile da parte delle tro" ai ragazzi, non per spin- persone impegnate in parrocchia finizione data dal Consiglio pre- gerli o obbligarli ad andare sbiterale diocesano. (per gli indifferenti queste que- Da ciò possiamo ricavare alcuni all'oratorio, ma per incrociare stioni non si ponevano ... dato il obiettivi a cui tendono le unità pa- in loro le domande e le scelte loro disinteresse ... ). storali: della vita quotidiana con la Primo passo che compio (dato sete di risposte vere e il deside- anche dal "bombardamento" •!• pluralità di parrocchie o di co- rio di profondità che ogni per- avuto in Seminario): STARE A munità che restano autonome sona si porta dentro, il terreno GUARDARE; ecco la prima canonicamente, ma che in tutto (non il seme cioè la persona) è azione: osservare, capire, infor- o in parte organizzano in modo _ comunque piuttosto arido: falsi marsi, tacere, accogliere comun- unitario la pastorale; valori, falsi bisogni, in soddi- que, leggere la realtà e l' evolu- •!• organicità della collaborazione: sfazione diffusa, ricerca di no- 3
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