Page 25 - 1992 N.10 OTTOBRE
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AZIONE CATTOLICA COMUNICARE LA FEDE rispetto umano; non aver vergo- lo, ma che vive ogni ora ed ogni ALLE NUOVE gna di testimoniare la propria fede momento con noi e che si chiama GENERAZIONI e se necessario anche con corag- GESU. gio. La nostra Associazione L'orientamento principale per il Alcuni anni fa durante la recita quest'anno, unitamente agli amici cammino triennale dell'Azione del «Padre Nostro» durante la S. dell'Oratorio, ha allestito durante Cattolica Bergamasca ha per og- Messa pochi fedeli alzavano le l'estate una mostra nella chiesa getto: «Comunicare la fede alle braccia al Cielo in segno di ricono- parrocchiale dal titolo «Tradizioni nuove generazioni». scenza e amore verso Colui che fu religiose a Gorno - 60° consacra- È un tema di grande attualità l'ideatore della preghiera stessa: zione Chiesa Parrocchiale», non che non può essere trattato breve- Gesù; oggi anche da noi ormai tut- mente, richiederebbe tempo e spa- ti i fedeli fanno questo gesto. Ada- per una mera e semplice esposi- zio, ma che vale la pena di ricorda- gio, adagio, magari timidamente si zione di immagini e di fotografie, re a grandi linee. è vinto il cosidetto «rispetto uma- ma ha voluto essere un mezzo ed un modo per ravvivare la fede no» e coloro che agli inizi erano re- La proposta dell'Azione Catto- stii ora lo fanno con gioia; e chi lica, così come ricordato dal Presi- non farebbe con gioia un gesto in dente Provinciale nella sua rela- armonia con il Signore, con i fra- zione all'assemblea unitaria del13 telli e con la Chiesa? settembre, può essere così riassun- Così, poco alla volta, passo per ta: passo, non cercando di rimandare l -Non si comunica se non ciò che sempre, possono essere raggiunte altre mete che la fede comporta. Sl VlVe. La prima tappa ci invita a ricorda- La fede come giustamente ri- re il nostro incontro con il Signore cordato dal Presidente Provinciale ed a comunicarlo nel modo più «non è né convinzione né abitudi- semplice agli altri. ne: l'incontro con il Signore rap- presenta un evento grandioso e 2- La seconda tappa ci stimola al- drammatico nello stesso tempo; la ricerca ed alla lettura dei proget- credere oggi significa essere folli, ti di comunicazione della fede pre- folli di Dio. sente nella parrocchia, nelle ag- La follia cristiana sta precisa- gregazioni e nelle strutture che si mente nel credere che la realizza- rifanno al Cristianesimo. zione umana si opera abbandonan- do noi stessi, lasciando spazio al 3 - La terza tappa vuole essere la ,. mistero che trasforma la nostra de- proposta di un «metodo» educati- vo composto da idee, suggestioni bolezza in forza, la nostra meschi- ed esperienze, riscontrate nella fa- nità in coraggio». Una delle tante immagini esposte Comunicare la fede significa presso la Chiesa Parrocchiale l'e- se di ricerca; capace di suscitare l'interesse delle nuove generazio- comunicare il Vangelo con i mezzi state scorsa, nella mostra sulle ni, specie di coloro che non sono che disponiamo, con semplicità tradizioni religiose nel nostro ma con convinzione. paese; emblematicamente sem- raggiunti ordinariamente dalle ini- Comunicare la fede significa di bra dire: «alzate le vostre braccia ziative della Chiesa. non aver vergogna ad essere amici verso di me, verso il Cielo, appog- el comunicare la fede agli altri di «QUEL GRANDE AMICO», giatevi pure a me con gioia: io vi bisogna vincere alcune forme di che non è rinchiuso nel tabemaco- sosterrò esaro con voi ... sempre». 31