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IL FONTANINO DELLA mADONNA Dal bollettino parrocchiale “Fior di Monte” del mese di agosto 1966 si trascrive questo articolo dal titolo: “CURIOSITA’ DI UN VILLEGGIANTE”: “Chi scrive non è un villeggian- te ma quanto scrive gli è stato riferito da un milanese, che in questi giorni si trova a Gor- no a passare le ferie. “ Me ne stavo una sera, una splendida sera di metà luglio, seduto sui gradini della chiesa della Ma- donna delle Grazie, a godersi un po’ di fresco: Il mio pensiero vagava lontano e mi portava a pensare ai fastidiosi rumori e al caldo opprimente della grande Milano; tutte cose che qualche giorno prima dovevo anch’io purtroppo… godermi. Mi sembrava un sogno. Mentre la mia mente era immersa in queste fantasticherie non pote- vo però fare a mano di osservare gruppetti di persone, che si dirigevano oltre il campanile della chiesetta e che poco dopo ritornavano per far ritorno probabilmente a casa. Incuriosito, m’incamminai verso quella direzione per vedere chissà che cosa. E’ il primo anno che vengo a Gorno, e quindi non sono pratico del posto. Fatti quattro passi vi trovai qualche cosa di veramente interessante; indovinate che cosa? un caratteristico e pittoresco fontanino , ubicato sotto un ponticello. Provai l’acqua, era buona e freschissima. Ora capivo il perché di quel continuo andirivieni; tutti volevano gustare l’acqua di quella fonte che può far benissimo concorrenza a qualche consorella più rinoma- ta e fortunata. Ed ora non passa giorno che non faccia almeno una capatina al fontanino della Madonna”. L’Amministrazione Comunale ha fatto bene a curare la sistemazione di questo piccolo ma grazioso angolo di Gorno, che è la meta preferita di tante persone”. Sicuramente le nuove generazioni non avranno mai visto questo angolo perché scomparso ormai più di 47 anni fa, nel 1969, onde permettere la costruzione delle strade di allacciamento al capoluogo Villassio, ma gli anziani lo ricorderanno sicuramente per aver bevuto tante volte al “fontanì de la Madona”, anzi erano molte le persone che andavano ad attingere acqua che poi portavano a casa, ritenendola ottima. “Ol fontanì” si raggiungeva dalla mulattiera per la contrada Sant’Antonio dopo la chiesa della Madon- na. Nelle fotografe il fontanino negli anni ’60 del secolo scorso. Amerigo Baccanelli 36
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