Page 23 - LA MADONNA DEL FRASSINO
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- 23 Onetesi decisero di innalzare il tempio, ch'era da molti anni nei loro voti, nei loro desideri. Fatto eseguire il disegno da un architetto, di cui si ignora il nome, demolita la primitiva cap- pella, gli Onetesi diedero principio all'erezione del Santuario. Fu una nobile gnra da parte di tutti; uomi- ni e donne, poveri e benestanti recarono il loro contributo di denaro e di opera, mossi da un unico desiderio: costruire una chiesa che nei secoli sarebbe diventata il tempio delle grazie. La fede e la concordia di tutto un popolo trionfarono d'ogni difficoltà; la chiesa sorse e riuscì nel suo insieme bella e imponente, rac- colta e devota. E' a tre navate tra due ordini di colonne; la navata centrale, spaziosa e larga, mette capo all'arco del presbiterio e all'ancona maggiore, dedicata a santa Elisa'betta; le due navate late- rali mettono capo, runa all'altare di S. Giovan- ni Evangelista, l'altra a quello di S. Francesco d'Assisi. Accanto alla chiesa, che venne dedicata al mistero della Visitazione di Maria a S. Elisabet- ta, sorge un agile campanile fornito di cinque armoniose campane in la bemolle inaugurate iì 27 giugno 1903, venute a sostituire tre cani-
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