Page 15 - 1996 N.10 DICEMBRE
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delegato Mons. Anselmo Torna- Sini. La cerimonia, preparata con cura, è stata molto sentita dai fe- deli. Il lavoro spirituale e materiale che attende i sacerdoti è molto gravoso; sappiano comunque che troveranno sempre l'aiuto di tanti laici che, modestamente e con spi- rito cristiano, mettono a disposi- zione il loro tempo libero per le necessità della Parrocchia. Se è vero, come è vero, che la Chiesa siamo noi, rimbocchia- moci le maniche per cercare con i nostri sacerdoti di vincere questa prova; è una sfida che dobbiamo affrontare insieme con fede, co- raggio e Impegno. ' .,- Insieme, pur nella differenza \. delle condivisioni, dei ruoli e ) • delle responsabilità, si può anche vincere e vincere in sintonia con la Chiesa per la diffusione della Parola. Se questo avverrà sarà probabilmente anche un merito ed un buon biglietto da visita nei confronti delle future generazioni. Un noto teologo afferma che «Se hai sete del bene cerca pure di vedere e riconoscere dove c'è il male, ma l'errore sta nel soffer- marsi troppo sul male e troppo poco sul bene; lo si fa spesso con la Chiesa». Sia questo un valido suggeri- mento per tutti. Cari sacerdoti, non !asciateci pertanto soli e noi faremo altret- tanto. Amerigo Baccanelli l- Un momento toccante delle celebrazione eucari- stica: la consegna delle chiavi della chiesa. 2- Al pomeriggio, dopo la benedizione eucaristica, i Sacerdoti sono stati fe- steggiati all'Oratorio. 17
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