Page 31 - 1992 N.12 DICEMBRE
P. 31
fe te gli uomini diventano più che cosa; accetti un po' di dena- role mi rattristano profondamen- buoni; il ricco ricorda il povero, il ro? te. Io ti invito a passare la notte a forte partecipa alla sofferenza - Necessito di una casa, ho bi- casa mia. del debole. sogno di riposare. -Mille volte ho bussato alla tua - Sì - mi disse -, tuttavia la -Prendi intanto questo denaro e porta e tu non mi hai mai aperto. compassione che prova il ricco vai ad affittare una casa. Mi convinsi allora della sua paz- per il povero è una specie di amor - Sono già stato in tutte le pen- zia e gli dissi: proprio e la benevolenza del for- sioni di questa città e non ho tro- - Vieni adesso, e passerai la te verso il debole non è altro che vato nessun posto per me. Ho notte in casa mia. una manifestazione di superio- bussato a tutte le porte e non ho Egli alzò la testa e mi rispose: rità e di orgoglio. incontrato un amico, sono entra- - Se tu sapessi chi sono non mi Le sue parole mi turbarono e gli to in tutti i refettori e non mi han- inviteresti. dissi: no dato un pane. - E chi sei tu?- gli domandai. -Mi pare che necessiti di qual- -Non so chi tu sia ma le tue pa- La sua voce tuonò come la casca- ta di un fiume. - Io sono la rivoluzione dell'Amore che sconvolge lena- zioni. Io sono la tempesta che sradica gli alberi, che dischiude i secoli. Io sono colui che è venuto sulla terra per portare la spada ma la pace. Si alzò, allora; con il volto bril- lante di luce, aprì le braccia e nel palmo delle sue mani apparvero i segni dei chiodi. Allora caddi in ginocchio davanti a lui ed escla- mai: «Gesù di Nazareth!». E udii che egli diceva in quel momento: - Gli uomini festeggiano il mio nome e le tradizioni dei giorni che accompagnarono la mia vita tra loro. Tuttavia io sono uno straniero: vi v o vagabondo dali' Oriente all'Occidente e non c'è uomo in tutte le nazioni che conosca la ve- rità. Impressionato lo guardai, ma non vidi che una colonna d'in- censo; ascoltai e non udii che la voce della notte che veniva dal profondo dell'eternità. BUON NATALE! Gibran Khalil 37
   26   27   28   29   30   31   32