S.a.p.e.z 1955
Il Vescovo Giuseppe Piazzi in visita allo stabilimento di zinco elettrolitico di Ponte Nossa nel 1955
nella foto sono presenti:
Don Severino Tiraboschi
Don Rodolfo Brumana
Ing.Basile direttore stabilimento
Ing. Aldo Patt direttore miniere
Il sig. Maringoni Bruno mostra un catodo nel reparto impianto pilota
Imperial smelting zinc
Stabilimento di Ponte Nossa quota altimetrica 466 m slm
Superfice 83000 metri quadri di cui 35800 coperti e 47200 coperti
Imperial smelting zinc è il processo di conversione dei concentrati di zinco (minerali che contengono zinco) in zinco puro.
Il concentrato di zinco più comune processato è il solfuro di zinco, che si ottiene concentrando la sfalerite usando il metodo di flottazione dei minerali estratti dalle miniere
Il minerale … sfalerite detta anche blenda proveniva dalle miniere di Gorno,dalla Sardegna tramite navi, quindi via ferrovia e autotreni anche da tutto il nord Italia.
Grandi gru provvedono a stoccare e miscelare il minerale precedentemente analizzato, col fine di rendere la miscela il più costante possibile.
Tramite nastri trasportatori la blenda viene inviata ad un alimentatore che la introduce in un forno a letto fluido.
Il forno provvede a tenere in sospensione il minerale tramite fori sul fondo da dove arriva un forte flusso di aria generato da un potente ventilatore, mentre tramite bruciatori la temperatura viene elevata a 1000° gradi centigradi circa.
La combustione provvede ad eliminare il cloro e il fluoro che sarebbero dannosi nelle ulteriori fasi di processo
I gas di combustione (anidride solforosa ) vengono inviati a torri di catalizzazione contenenti pentossido di vanadio che trasforma l’anidride solforosa in anidride solforica.
Ora il gas viene portato a contatto con acqua e diventa acido solforico
Il minerale arrostito sotto forma di ossidato di zinco fuoriesce dal forno e tramite scambiatore di calore viene raffreddato. Il calore recuperato serve a produrre vapore quindi energia elettrica di supporto ai processi successivi.
Il minerale ora diventato ossidato di zinco, viene inviato a silos di stoccaggio pronto per il successivo trattamento detto di lisciviazione e depurazione
Grandi reattori detti tine di attacco contenenti acido solforico diluiscono l’ossidato di zinco il quale diventa solfato di zinco.
La soluzione acida però ora contiene anche impurità quali rame cadmio ferro cobalto germanio tallio antimonio.
Ulteriori reattori provvedono alla eliminazione di questi elementi indesiderati gli scarti sono sotto forma di fanghi
Il rame e il cadmio invece vengono recuperati
La soluzione liquida prodotta ora è solfato di zinco composta da 110 -130 grammi litro di acido solforico e 50-75 grammi litro di zinco in forma ionica
La soluzione viene inviata a una grande sala detta elettrolisi e immessa in celle elettrolitiche dove sono posizionati 7000 catodi in alluminio (polo negativo) e 7000 anodi in piombo (polo positivo).
Catodi e anodi vengono alimentati in corrente continua e nel giro di 24 ore lo zinco in soluzione migra sul catodo in alluminio depositandosi come strato metallico.
Elettricamente le celle erano collegate in serie ed alimentate da corrente continua con una tensione di cella oscillante tra 3,1 a 3,7 volt. La spesa energetica si aggirava intorno 3,2 Kilovattora per Kilogrammo
la produzione media giornaliera di circa 100 tonnellate giorno
Addetti provvedono manualmente al distacco delle lastre di zinco
Il metallo viene inviato ai forni elettrici per la fusione
II reparto fusione era costituito da cinque forni fusori dotati di lingottiere semi automatiche.
Il forno numero 1 da 100 ton. predisposto per la produzione di zinco elettrolitico.
Il forno numero 2 da 40 ton. era predisposto per la produzione di zinco puro 99.995%.
Il forno numero 3 da 30 ton. era predisposto per la produzione di lingotti in lega Zn/Al/Pb.
Il forno SIEMENS da 20 ton. era predisposto per la produzione di lingotti in lega Zn/Pb.
Il forno DEMAG da 11 ton era predisposto per la preparazione delle leghe Zn/Al/Mg .
Il forno veniva alimentato con zinco fuso travasato dal forno n. 2 mediante pompa in grafite.
Il forno CALAMARI da 3,2 ton. ad energia elettrica era predisposto per la produzione di lingotti da 800 kg in lega Zn/Al/Pb veniva alimentato con zinco fuso travasato da un altro forno
Lo zinco fonde a 460 gradi centigradi ed è cosi trasferito negli stampi.
Io zinco in lingotti è ora pronto per essere immesso sul mercato la purezza è del 99,97 e 99,99%
Lo zinco è usato quale rivestimento dell’acciaio come protettivo anticorrosivo, viene impiegato in oltre in cosmesi, farmaceutica, industria della gomma, ceramica, vernici, mangimifici
Lo zinco ha peso specifico 7,2 fonde a 450 gradi e bolle a 903 gradi
Altri prodotti dello stabilimento erano: Ossido di Zinco in varie purezze povere di zinco soffiata e polvere di zinco distillata
Carbonato di zinco solfato di zinco, rame elettrolitico e cadmio elettrolitico
Produzione nel 1976 in tonnellate
Zinco 3500, Acido solforico 32000, Solfato di rame1100, Rame metallo 70, Ossido di zinco fine 3300, Ossido di zinco commerciale 1000, Polvere di zinco distillata 2000, Polvere di zinco soffiata 3000
Forza lavoro nel 1976: Dirigenti 2, impiegati 93, intermedi 8, operai 448