Forni di Calcinazione o forni a tino
Miniere di Gorno
I forni a tino per la calcinazione della calamina erano presenti a Oneta a Riso (Fondo Ripa) e a Ponte Selva.
I forni a tino di Ponte Selva furono realizzati nel 1874 dalla ditta Modigliani Gibson, la quale aveva una concessione sul monte Travasco di 347 ettari.
I forni per la calcinazione dei minerali calaminiferi hanno in generale dimensioni di metri 5×5 di base, avente sul piano interno una piramide dell’altezza di circa un metro.
L’altezza del forno varia da metri 5 a 6. L’interno è pressoché in forma conica, capace a contenere circa 50 tonnellate di materiale di calamina. Questa vi si forma a strati, il primo dei quali riposa sopra uno di legna che vi si forma e quindi uno strato di carbone vegetale polverizzato, seguitando cosi sino alla sommità. Gli strati di calamina e carbone sono di centimetri 20 a 50.
II fuoco vi si regola a seconda della ricchezza e qualità del minerale, generalmente però vi si tiene da 8 a 12 ore.
La quantità di combustibile per ogni carico varia da kg 800 a 1000
Il processo di calcinazione della calamina:
Il processo della calcinazione, o arricchimento, e conseguente minor peso del prodotto minerario, avveniva per l’azione fisica del calore e cioè: il carbonato di zinco (il minerale crudo) poniamo che abbia un peso di 125, (uguale a 65 lo zinco,12 il carbonio e 48 i tre ossigeni che messi assieme formano il carbonato di zinco o calamina) se togliamo all’insieme due ossigeni e il carbonio,(che è poi l’anidride carbonica che se ne va via durante la calcinazione) rimangono lo zinco e un ossigeno,che sommati i due pesi danno un totale di 81 al posto di 125 del minerale crudo, per cui nello stesso peso di minerale crudo, in quello cotto si ha in percentuale più zinco.
Naturalmente non si tiene conto degli altri elementi presenti o associati al minerale che sono in quantità millesimali, tolto il Cadmio che può arrivare al 2-3 % la calamina terrosa invece è silicato di zinco e non si calcina perché la silice non si elimina con il semplice calore.
vedi qui i forni a tino in Val del Riso
Dalla “rivista del servizio minerario del 1921”
La calcinazione della calamina continuò a farsi in due forni ordinari a tino, pel minerale in roccia, ed in un forno Cermak Spirek pel materiale terroso che trovansi nella località “Bonacina” presso la stazione ferroviaria di Ponte Selva.
(Fonte archivio minerario delle miniere di Gorno)
foto da (Biblioteca civica A. Mai, Bergamo)
descrizione processo calcinazione (Scolari Luigi)
(Atti riguardanti attività Modigliani Gibson in Arera)
Atti notarili Strada Modigliani in Zambla
I Modigliani nelle valli bergamasche