Effetti dell’attività mineraria
MINIERE D GORNO
A causa della conformazione geologica con alcuni fenomeni carsici anche di rilievo, oggi assistiamo sul nostro territorio a manifestazioni di crollo o comparse, come nella foto, di voragini, che sono causate da vuoti significativi nel sottosuolo creatisi con l’asportazione del minerale.
Questi vuoti (coltivazioni),possono arrivare a poche decine di metri dalla superfice.
Questa voragine, nello specifico, è verticale, ha un diametro di circa 3 metri e un salto di circa 10 metri, si è creata per il cedimento di parte di una coltivazione posta sotto solo 15 metri dei prati da pascolo in località Foppello, quì l’attività mineraria si è spinta verso gli affioramenti in superficie.
La tettonica della zona è molto intensa: esistono numerose pieghe e faglie. Tra queste ultime particolare importanza ha la faglia del Grem che ha direzione SE-NW e che ha determinato uno spostamento orizzontale notevole tra la parte occidentale e quella orientale del giacimento.
La mineralizzazione è distribuita in un orizzonte stratigrafico, denominato Metallifero, la cui potenza raggiunge un massimo di 70-75 m nella parte centrale della zona (Gorno) e si riduce verso Est c verso Ovest a circa 20-30 m.
I geologi che hanno studiato questa zona, come il Desio, l’olandese De Sitter e i tedeschi Wilke ed Herendreich, a parte certe contrastanti vedute di dettaglio, pongono il Metallifero nel Trias delle Alpi Bergamasche tra l’Esino (ladinico) ed il Raibliano Carnico).