Concessione mineraria monte Trevasco
Miniere di Gorno
Miniera di Monte Trevasco
La concessione si trovava in comune di Parre, estesa a Nord fino alla località Scaletta, a Nord-Est fino alle baite del Monte Vaccaro, a Est alla località Monte Alino, a Sud e Sud-Ovest si incuneava tra gli abitati di Parre e Monte Trevasco fino alle sorgenti del torrente Nossa; a Ovest era limitata dalla cascina Faggiola e dalla Cima della Sponda. Fu scoperta ed avuta in concessione nel 1874 da Goudal Gibson con i f.lli Modigliani. Le coltivazioni interessarono dapprima la parte alta della miniera a partire dai cantieri Bedesca e Banchettino, seguiti dai cantieri Costa del Sabbione, Costa e Sponda, abbandonati nel 1895; dal 1897 si coltivarono i cantieri Terusello, Barberino e Perpignano: nel 1902 si aprì il Val Galena Superiore seguito dal Sabbione Superiore e dal Sabbione Inferiore.
Sono noti anche i ribassi Zanni, Alfa (56 metri sotto Val Galena Sup.), Torino (105 metri più in basso).
Nel 1911 gli impianti esterni erano dati da una funicolare automotrice per portare il minerale ai forni dì calcinazione. La produzione continuò fino al 1921 quando, a causa di un’agitazione generale delle maestranze, la miniera venne chiusa. I lavori ripresero l’anno successivo e proseguirono fino al 1933 quando, a causa delle difficili condizioni dell’industria dello zinco, venne nuovamente chiusa fino al 1935. Nel 1936 vennero iniziate 2 gallerie di ricerca in direzione Nord ed Est con scarsi risultati. Seguirono limitati lavori di ricerca ai cantieri Zan, Torino e Galena. La miniera rimase nuovamente chiusa nel periodo bellico e post bellico (1942-1947). Dal 1948 ripresero i lavori di ricerca e vennero eseguite opere di comunicazione e di tracciamento di nuove gallerie. Nel 1950 venne costruita una teleferica tra la miniera di Monte Trevasco e il cantiere Piazza Rossa. Tra il 1960 e il 1962 si iniziò a coltivare con il metodo a sottolivelli e vennero effettuate ricerche nei livelli Seret, Zan e Benedic. Nel 1963 i lavori di ricerca dettero esito favorevole e venne progettata la realizzazione di un fornellone tra i livelli Noble e Zan che venne ultimato l’anno successivo. Negli anni seguenti furono coltivati i livelli Zan, Seret e Galena; vennero fatti lavori di preparazione nei livelli Seret Est, Galena, Zay e nel pannello tra il livello Zan e il livello Benedic. Nel 1969 fu riattivato il livello Alfa; l’anno seguente rientrò in atti- vità anche il cantiere Sabbioni coltivato fino a tutto il 1971. Nel 1972 venne effettuata attività estrattiva di esaurimento ai livelli Galena e Zan; le restanti parti della miniera erano gia esaurite.
I lavori furono definitivamente sospesi nel 1973 e gli operai impiegati nella costruzione della galleria Riso Parina
Inquadramento Geologico Miniera di Monte Trevasco
In questa zona la formazione triassica media risulta in parte completa e in parte mancante del Metallifero; è presente, inoltre, un parziale ricoprimento da parte del Raibliano che aumenta di spessore dalle zone elevate a quelle depresse, in accordo con il pendio. Il Metallifero, che in questa zona presenta uno spessore medio di 60 metri, affiora nella parte alta della concessione, dando luogo ad estesi fenomeni di alterazione detti “brucioni”. In questa miniera 1’80% dei corpi minerari è situato nel Metallifero di letto, o appena a tetto della tufite 1 a e 1. Esiste una sola colonna nel Metallifero di tetto (livelli Torino, Galena e Sabbioni).
Le mineralizzazioni, prevalentemente calaminari, sono presenti per lo pìù in corpi strato concordan
ti. La colonna più importante è situata attorno alla tufite la e misura longitudinalmente 30-40 metri, con una potenza variabile tra 15 e i 25 metri. In ordine di importanza, la seconda colonna è situata attorno alla tufite 1, tra le quote 800 e 900 metri; la sua lunghezza è di alcune centinaia di metri, la larghezza varia tra i 15 e i 25 metri e la potenza arriva al massimo a l0 metri. La terza colonna risulta essere formata da lenti mineralizzate non collegate, ma con giacitura concordante.
Nella miniera di Monte Trevasco sono presenti anche mineralizzazioni discordanti, impostate su faglie. Sono note almeno tre mineralizzazioni di questo tipo: una al cantiere Sapello, una al livello Galena e la terza presente al livello Torino, incuneata nella colonna principale. Caratteristica comune di queste mineralizzazioni è che interessano solo le faglie con direzione N-S, che presentano uno sviluppo maggiore; le faglie dirette E-W, di sviluppo limitato, risultano invece sterili.
Tutte le mineralizzazioni di Monte Trevasco sono localizzate sul fianco E di una piega anticlinale con asse impostato grossomodo in direzione N-S.